In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La Villa si trova al confine tra il comune di Cadoneghe e quello di Campodarsego, nel territorio centuriato di Padova.
Villa da Ponte (ora Vergerio) a Cadoneghe (Padova) prende il nome dalla nobile famiglia veneziana che già dal 1600 qui aveva vasti possedimenti. La costruzione fu voluta come casa di villeggiatura da Nicolò Da Ponte verso la metà del settecento, ampliando verso Est i già esistenti fabbricati dell'azienda agricola. Una lapide sul frontespizio dell'oratorio ricorda il giorno la consacrazione a S. Giuseppe alla presenza di Lorenzo Da Ponte, fratello di Nicolò, allora vescovo di Ceneda, ora Vittorio Veneto. La villa sorge al termine dell'ampio e profondo parco, all'incrocio fra un Cardo e un Decumano (C.K. III e S.D.X.) della centurazione romana ed appare in una mappa del 1757 con altri corpi di fabbrica, successivamente spariti.
L'attuale complesso di villa Da Ponte non è che una parte di quanto il catasto austriaco al 1845 riporta, e che è, a sua volta, il rimaneggiamento settecentesco di una preesistenza seicentesca che il gruppo di immobili ingloba, senza coprirne interamente la traccia. Quando Nicolò da Ponte diviene proprietario dei beni, non ritenendoli più consoni al suo rango, avvia la trasformazione degli edifici riprogettando quanto già esistente e costruendo nuovi volumi con varie funzioni, come ad esempio la cappella, consacrata nel 1759, e la peschiera, non più visibile, per cui nel 1756 viene richiesta l'investitura delle acque provenienti dal fiume Tergola a S. Andrea.
La Villa, adibita oggi a bed&breakfast e normalmente riservata per eventi privati, aprirà le porte al FAI permettendo la visita alla chiesetta privata, situata nel giardino della Villa stessa, per poi accedere al piano terra dell'edificio dove potremmo ammirare gli affreschi attribuiti a Giovanbattista Crosato che decorano magnificamente la Sala della Musica.