La costa meridionale della Sicilia è caratterizzata da incantevoli baie, separate da suggestivi promontori, sui quali sovente si ergono torri che in passato avevano la funzione di presidiare il territorio. Anche la Torre di Gaffe, a metà strada tra Licata e Palma di Montechiaro, si erge su un promontorio, il quale separa due ampie spiagge. La torre in origine aveva la funzione di salvaguardare un opificio, di cui si possono ancora vedere i resti, destinato alla lavorazione della canna da zucchero che, fino all’unificazione d’Italia, era abbondantemente coltivata nella pianura retrostante. Questa costituiva un feudo che era di proprietà della nobile famiglia, di origine catalana e residente a Licata, dei Grugno, duchi delle Gaffe, da cui la torre e il sito prendono il nome. Attorno all’opificio nl corso del tempo si è venuto a creare un piccolo borgo per le abitazioni dei lavoratori, i quali non disdegnavano di occuparsi anche di piccola pesca. Nel Settecento il borgo si arricchisce anche di una piccola chiesetta, dedicata al Santissimo Crocifisso e tuttora esistente. Cessata la produzione della canna da zucchero, nell’opificio trovò posto, fin altre la metà del Novecento, una stazione di Carabinieri. A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso, le due spiagge, con alle spalle straordinarie scarpate ricoperte da rigogliosi canneti dalle cui radici sgorgano piccoli rivoli di acqua dolce, sono state sempre più frequentate da bagnanti, i quali hanno progressivamente restaurato gli antichi edifici, destinandoli ad abitazioni estive, ed altri ne hanno costruito, occupando in parte il pianoro. Oggi il borgo marinaro è fornito di strutture di accoglienza e ristorazione; le spiagge sono attrezzate con lidi e con la possibilità di approdo per piccole imbarcazioni. Questa possibilità di approdo è stata sfruttata anche dalle truppe anglo-americane nel 1943 per sbarcare in Sicilia; di questo evento ne sono tuttora testimonianze alcuni bunker, che sono stati valorizzati negli ultimi anni e che tuttora costituiscono un’attrazione: sono divenuti punti privilegiati per ammirare la costa e contemplare i meravigliosi tramonti. Alle vestigie storiche e naturalistiche, con un mare trasparente e limpido popolato di pesci e una costa dalla sabbia finissima, va ad aggiungersi la straordinaria vivacità e accoglienza di coloro che durante i mesi più caldi, da fine aprile agli inizi di ottobre, si trasferiscono nel borgo, il quale si anima così di iniziative, sia culturali che di intrattenimento, per tutta l’estate. Ci arriva a Torre di Gaffe, anche per un breve soggiorno, rimane colpito dal calore umano dell’ambiente e dall’accoglienza dei residenti, i quali contribuiscono a dare un significativo valore alla vacanza, trasformandola in una esperienza indimenticabile.
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