La storia delle fonti è strettamente legata alla nascita e allo sviluppo urbanistico di Boario, quale rinomato centro termale e conosciuta stazione di soggiorno.
Il momento che più di altri ha definito la fisionomia e il carattere del luogo è stato il 1913, anno in cui l’architetto ticinese Americo Marazzi lo ridisegnò secondo le regole della "città giardino". Queste si basavano su una visione ampia e organica, ancora oggi riscontrabile, e una “messa a sistema” dei singoli episodi – i padiglioni delle fonti – con gli elementi naturali – alberi, viali, specchi d’acqua – che, a loro volta, hanno acquisito una valenza architettonica e compositiva.
Il percorso di visita intende proporre una lettura architettonica nel contesto storico di riferimento e consentirà l'accesso esclusivo alla Cupola, che da più di 100 anni identifica il benessere delle acque.