Tra i progetti presentati per il concorso bandito il 1º marzo 1887 fu scelto quello del prof. Antonio Curri che si ispirò all'Opéra Garnier di Parigi. I lavori ebbero inizio il 13 agosto 1889 e terminarono nell'arco di sette anni. Il 12 aprile del 1896 il Teatro, intitolato a Giuseppe Garibaldi, fu inaugurato con la messa in scena del "La forza del destino" di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Vincenzo Grandine. La facciata, chiaramente ispirata all'Opera Garnier di Parigi, presenta, al piano terra, una zoccolatura in petra calcarea che si alza per oltre 1,50 metri sul livello della strada e tre portoni d'ingresso con ai lati due nicchie che ospitano le statue in gesso di Goldoni (a destra) e Alfieri (a sinistra) che simboleggiano la Commedia e la Tragedia. Sopra le porte d'ingresso ci sono quattro medaglioni che raffigurano Bellini, Rossini, Pergolesi e Cimarosa.