Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
La Riserva della Laguna dello Stagnone di Marsala è un luogo magico, fuori dal tempo, classificatosi al primo posto nella classifica speciale Expo del censimento 2014. Un paesaggio naturale suggestivo, mozzafiato, di rara bellezza per i suoi colori, i profumi, per i ritmi lenti delle onde del mare che dolcemente cullano le piccole barche da pesca, per le emozioni che suscitano i tramonti, per le sue bianche saline con i mulini a vento. Per la sua storia. La Riserva prende il nome dallo "Stagnone", una laguna che si estende da Punta Alga fino a San Teodoro e che comprende anche quattro isole: Mozia, Isola Grande o Lunga, Schola e Santa Maria. È la più vasta della Sicilia ed è caratterizzata da acque molto basse. La Riserva Naturale dello Stagnone si estende dal litorale nord di Marsala, che guarda l'arcipelago delle Egadi, e proseguendo fino alla città di Trapani. Lo Stagnone nell'antichità, in particolare in epoca fenicia, era un luogo strategicamente importante per la presenza di Mozia, influente e sicuro centro commerciale fenicio per gli scambi tra Oriente e Occidente. Il periodo di splendore dello Stagnone si concluse con la conquista romana e rimase nel silenzio fino alle soglie dell'età moderna. Infatti, con un notevole salto di secoli, lo Stagnone tornò ad avere una funzione importante ai tempi della dominazione spagnola, nel XV secolo, quando lungo il suo litorale furono costruite le saline e quando si incrementò l'attività della pesca. Le saline sono ancora oggi una delle peculiarità della Riserva dello Stagnone e possono essere visitate. Così come gli imponenti mulini a vento che venivano e vengono utilizzati per il pompaggio dell'acqua e la macinazione del sale. Tra le caratteristiche che rendono unica la Riserva cè comunque anche la presenza di numerose specie di pesci (orate, spigole, triglie, anguille, saraghi, seppie, polpi, crostacei e via dicendo). Le calde acque della Laguna e la scarsa profondità dei suoi fondali rendono, infatti, lo Stagnone un habitat ideale per la deposizione delle uova e per il ripopolamento ittico, peraltro tutelato dal regolamento della Riserva che prevede il divieto di caccia e di pesca subacquea e con le reti. Anche la pesca sportiva (attraverso lenze e nasse), pur essendo consentita, è opportunamente regolamentata. Ma lo Stagnone è anche un piccolo paradiso per gli appassionati di ornitologia. In determinati periodi dellanno diverse specie di uccelli migratori, cavalieri dItalia, anatre selvatiche, aironi e fenicotteri bianchi o rosa, qui nidificano o sostano durante le loro migrazioni. La Riserva dello Stagnone accoglie, inoltre, una rigogliosa vegetazione tipica degli acquitrini salmastri mediterranei: la Palma nana, i giunchi e le salicornie.
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IL BENE
La Riserva naturale comprende l’insenatura che dalla città di Marsala arriva alla foce del fiume Birgi, si tratta di un luogo di straordinaria suggestione. La laguna, con i mulini a vento e le bianche dune di sale, comprende piccole isole tra cui Mozia, colonia fenicia conquistata dai Cartaginesi, con risultanze archeologiche di grande rilievo. La Riserva è caratterizzata dalla presenza delle bellissime saline, vasche artificiali per l’estrazione del sale, create sulla costa in tempi antichissimi, con metodi che risalgono alla civiltà fenicia e ancora oggi funzionanti: qui, una speciale combinazione di sole, correnti marine, acqua e vento crea un sale marino pregiatissimo. Da quasi cinquant’anni, per una serie di azioni dell’uomo, la laguna ha un serio problema di circolazione delle acque che sta portando a una pericolosa eutrofizzazione. Tale situazione potrebbe essere certamente migliorata con la riapertura del canale artificiale che la attraversa, ma un intrico di competenze tra enti diversi la impedisce.
PROGETTO SOSTENUTO
La scelta della destinazione del contributo I Luoghi del Cuore è allo studio con il Comune di Marsala, la Riserva Orientata dello Stagnone e il Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare presso l’Università degli Studi di Palermo, che ha già elaborato in passato importanti progetti per la tutela di questo delicato ecosistema. L’estensione dell’area, la sua complessità e il diffuso problema di eutrofizzazione che interessa la Laguna sono gli elementi in valutazione per poter individuare un intervento tanto circoscritto quanto efficace per il vincitore della sezione speciale dedicata ai temi di Expo 2015, a cui auspichiamo possano unirsi cofinanziamenti da parte degli enti locali, deputati alla tutela di questa straordinaria laguna, con la sua storia abitativa e produttiva millenaria.
CONTRIBUTO: 20.000 €
564° Posto
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