La storia di quello che è una vera e propria città fantasma di Puglia, ha delle origini molto antiche, risalenti addirittura alla preistoria. La leggenda arrivata fino ai nostri giorni narra che il nome Rione Fossi derivi da un errore proveniente direttamente dalla tradizione di Fossa Agroecorum, ovvero Fossa degli Orfici. A quanto pare gli abitanti del posto erano così asociali, da preferire di vivere nelle grotte piuttosto che vivere a contatto con la restante comunità. Dopo l’arrivo di Cristo e durante il dominio romano, tutto il borgo iniziò poi ad essere impreziosito dai templi, motivo per il quale durante tutto il medioevo fu costruita una roccaforte per difendere i numerosi tesori custoditi all’interno delle strutture romane. La civiltà fiorente del Rione Fossi, tuttavia, pare che si sia bloccata nel 1930: in quest’anno un fortissimo terremoto spinse tutti gli abitanti del quartiere a spostarsi verso la zona più bassa della collina, luogo nel quale si è sviluppata la città di Accadia.
Il Rione Fossi, quindi, si presenta oggi come una città abbandonata, all’interno della quale poter passeggiare liberamente con la certezza di non essere disturbati. Tra le sue vie scavate nella roccia, proprio come le sue case, il tempo sembra essersi fermato a quel terremoto del 1930.
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