I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
PONTI E MULINI DEL CASTANESE

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CASCINA DEL PONTE DI CASTANO, MILANO

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PONTI E MULINI DEL CASTANESE
Il Castanese è un’area che comprende l’estremità nord ovest della città metropolitana di Milano. Se da una parte si caratterizza per una forte presenza antropica, dall’altra è ricca di aree boschive, testimonianze storiche ed una fitta rete di corsi d’acqua, siano essi naturali o artificiali. Siamo nel Parco del Ticino, riserva della biosfera MAB (Man and the Biosphere) dell’UNESCO. Il territorio si caratterizza quindi per una forte presenza dell’intervento umano all’interno dell’ambiente naturale. Tale compresenza, in alcuni casi, ha saputo dimostrarsi molto rispettosa e valorizzare il territorio, arricchendolo di manufatti unici che testimoniano il profondo legame tra la popolazione e la sua terra. In questo contesto si inserisce la proposta dei “Ponti e Mulini del Castanese” per il censimento 2020 dei Luoghi del Cuore FAI. Le opere prese in esame si caratterizzano tutte per la presenza dell’acqua: acqua come fonte di vita, ma anche come fonte di energia rinnovabile che per secoli ha movimentato i mulini della valle del Ticino (oggi ne rimangono poche testimonianze). Ma spesso l’acqua ha anche rappresentato un ostacolo agli spostamenti dell’uomo, ostacolo che viene superato grazie alla realizzazione di ponti: che uniscono genti e tradizioni diverse. Il Luogo del Cuore "Ponti e Mulini del Castanese" include - Ponte in Pietra sul Naviglio a Ponte Castano, Castano Primo - Mulino Vecchio, Castano Primo - Mulino Nuovo (Mulino al Ponte), Castano Primo - Antica Pila del Ponte sul Ticino, Turbigo - Mulino del Pericolo (Mulino Piatti), Turbigo PONTE IN PIETRA SUL NAVIGLIO, PONTE CASTANO Ponte Castano è una località poco distante dal centro di Castano Primo a cui è collegata da una strada di campagna, la Strada Molinara. Si caratterizza per la presenza di un antico ponte di pietra, a doppia campata, risalente al 1767 e che fu costruito per sostituire un più antico manufatto in legno. Il sito si caratterizza per un ambiente pulito e tranquillo, che favorisce la nidificazione dei cigni. MULINO VECCHIO Il Mulino Vecchio sorge poco distante la località Ponte Castano e utilizza l’acqua della Roggia Molinara. Le rogge sono un elemento familiare del territorio Castanese e ne hanno caratterizzato la storia, lo sviluppo ed il paesaggio da sempre. In un documento del 27 febbraio 1111 si parla di questa roggia e del fatto che muoveva le pale di un mulino. MULINO NUOVO Il Mulino Nuovo, costruito vicino al ponte sul Naviglio, risale al XII secolo. Mulino medioevale ad acqua, costruito in legno, rimarrà tale fino al XVIII secolo. In prossimità delle ruote che servivano a macinare il grano vi è una lastra di serizzo che riporta la data 1877, probabile anno dell'ultimo intervento di ristrutturazione. MULINO DEL PERICOLO Le origini del Mulino del Pericolo risalgono molto probabilmente al medioevo, al tempo del Barbarossa (i primi diritti di sfruttamento delle acque per le macine sono stati concessi nel 1100 da Corrado III, zio del Barbarossa), ma le prime testimonianze certe con documenti ufficiali si attestano al 1495. È rimasto in funzione fino al 1939 e, a partire da quella data, ha conosciuto un profondo abbandono fino a pochi anni fa. Sorge in prossimità del Ticino: da qui si può ammirare il Monte Rosa e gran parte dell’arco alpino occidentale ANTICA PILA DEL PONTE Questo antichissimo manufatto si posiziona nelle vicinanze del Mulino del Pericolo. Attualmente si presenta con le dimensioni di 8,65 metri e 8,80 metri nei lati opposti e paralleli e un’altezza di circa 7 metri. Si ritiene che l’attuale reperto risalga al basso medioevo (XII-XIII secolo circa). La presenza di un attraversamento sul fiume Ticino in tale località è molto probabile in un passato più remoto: si pensa che la strada romana delle Gallie nel tratto Mediolanum-Novaria attraversasse il Ticino proprio nelle vicinanze dell’antica pila.

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Il Castanese è un’area che comprende l’estremità nord ovest della città metropolitana di Milano. Se da una parte si caratterizza per una forte presenza antropica, dall’altra è ricca di aree boschive, testimonianze storiche ed una fitta rete di corsi d’acqua, siano essi naturali o artificiali. Siamo nel Parco del Ticino, riserva della biosfera MAB (Man and the Biosphere) dell’UNESCO. Il territorio si caratterizza quindi per una forte presenza dell’intervento umano all’interno dell’ambiente naturale. Tale compresenza, in alcuni casi, ha saputo dimostrarsi molto rispettosa e valorizzare il territorio, arricchendolo di manufatti unici che testimoniano il profondo legame tra la popolazione e la sua terra. In questo contesto si inserisce la proposta dei “Ponti e Mulini del Castanese” per il censimento 2020 dei Luoghi del Cuore FAI. Le opere prese in esame si caratterizzano tutte per la presenza dell’acqua: acqua come fonte di vita, ma anche come fonte di energia rinnovabile che per secoli ha movimentato i mulini della valle del Ticino (oggi ne rimangono poche testimonianze). Ma spesso l’acqua ha anche rappresentato un ostacolo agli spostamenti dell’uomo, ostacolo che viene superato grazie alla realizzazione di ponti: che uniscono genti e tradizioni diverse. Il Luogo del Cuore "Ponti e Mulini del Castanese" include - Ponte in Pietra sul Naviglio a Ponte Castano, Castano Primo - Mulino Vecchio, Castano Primo - Mulino Nuovo (Mulino al Ponte), Castano Primo - Antica Pila del Ponte sul Ticino, Turbigo - Mulino del Pericolo (Mulino Piatti), Turbigo PONTE IN PIETRA SUL NAVIGLIO, PONTE CASTANO Ponte Castano è una località poco distante dal centro di Castano Primo a cui è collegata da una strada di campagna, la Strada Molinara. Si caratterizza per la presenza di un antico ponte di pietra, a doppia campata, risalente al 1767 e che fu costruito per sostituire un più antico manufatto in legno. Il sito si caratterizza per un ambiente pulito e tranquillo, che favorisce la nidificazione dei cigni. MULINO VECCHIO Il Mulino Vecchio sorge poco distante la località Ponte Castano e utilizza l’acqua della Roggia Molinara. Le rogge sono un elemento familiare del territorio Castanese e ne hanno caratterizzato la storia, lo sviluppo ed il paesaggio da sempre. In un documento del 27 febbraio 1111 si parla di questa roggia e del fatto che muoveva le pale di un mulino. MULINO NUOVO Il Mulino Nuovo, costruito vicino al ponte sul Naviglio, risale al XII secolo. Mulino medioevale ad acqua, costruito in legno, rimarrà tale fino al XVIII secolo. In prossimità delle ruote che servivano a macinare il grano vi è una lastra di serizzo che riporta la data 1877, probabile anno dell'ultimo intervento di ristrutturazione. MULINO DEL PERICOLO Le origini del Mulino del Pericolo risalgono molto probabilmente al medioevo, al tempo del Barbarossa (i primi diritti di sfruttamento delle acque per le macine sono stati concessi nel 1100 da Corrado III, zio del Barbarossa), ma le prime testimonianze certe con documenti ufficiali si attestano al 1495. È rimasto in funzione fino al 1939 e, a partire da quella data, ha conosciuto un profondo abbandono fino a pochi anni fa. Sorge in prossimità del Ticino: da qui si può ammirare il Monte Rosa e gran parte dell’arco alpino occidentale ANTICA PILA DEL PONTE Questo antichissimo manufatto si posiziona nelle vicinanze del Mulino del Pericolo. Attualmente si presenta con le dimensioni di 8,65 metri e 8,80 metri nei lati opposti e paralleli e un’altezza di circa 7 metri. Si ritiene che l’attuale reperto risalga al basso medioevo (XII-XIII secolo circa). La presenza di un attraversamento sul fiume Ticino in tale località è molto probabile in un passato più remoto: si pensa che la strada romana delle Gallie nel tratto Mediolanum-Novaria attraversasse il Ticino proprio nelle vicinanze dell’antica pila.
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