Il Parco della Rocca Borromea, uno sperone roccioso e tondeggiante alto oltre 100 metri sopra la sponda novarese del Lago Maggiore alle spalle di Arona.
Per la sua posizione strategica e paesaggistica ha attratto l’attenzione dell’uomo fin dalle età più antiche, poi in età medioevale il colle venne incastellato e per secoli vi dominarono in successione gli arcivescovi di Milano, i Visconti, i Borromeo che qui videro la nascita di S. Carlo nel 1538, gli Spagnoli, gli Austriaci e i Francesi fino alla demolizione delle fortificazioni ordinata nel 1800 da Napoleone.
Da quel momento della rocca rimangono solo alcuni resti come il mezzo baluardo di San Carlo, lungo la strada che sale alla Rocca, la Torre Bassa e la Torre degli Innocenti, la Torre Sardinesca, la Torre del Tamburo, la Torre Mozza. Della Rocchetta su cui svettava la medievale torre di Santa Maria rimangono pochi indecifrabili ruderi: sono visibili i resti del Salone delle Armi, della Camera dei tre Laghi (dove nel 1538 nasce San Carlo Borromeo) e della Porta del Soccorso.
Dal 1970 il Parco dal 1970 è stato destinato a parco pubblico comunale per concessione della famiglia Borromeo, ma nel 2002 è stato chiuso perchè in stato di abbandono. Gli Amici della Rocca e altre Associazioni di Arona si sono unite per segnalarne l'abbandono con l'intento di ottenere la riapertura.
Oggi la Rocca è un parco pubblico con ristoro e vista suggestiva sul lago.