Palazzo Vivante, eretto tra il 1842 e il 1844 su progetto dell’architetto Domenico Corti, ha assunto via via il nome dei rispettivi proprietari: Antonio Corti, Domenico Garofalo, Marco Salem, Fortunato Vivante, quest’ultimo acquistò il palazzo per eleggerlo a dimora della sua famiglia e per adeguarla al suo rango, Direttore Banca Union, Consigliere del “Lloyd Austriaco” e delle “Assicurazioni Generali”, affidando lo studio del progetto all’architetto Rudolf Dick di Vienna e l’esecuzione dei lavori all’ingegnere Arturo Ziffer di Trieste; da questo momento l’immobile è noto come Palazzo Vivante. I lavori, eseguiti tra il 1906 e il 1908, portarono notevoli cambiamenti alla struttura abitativa dell’edificio, conferendole l’aspetto odierno relativamente alla facciata in stile neoclassico e al percorso di rappresentanza. Spettacolare lo scenografico scalone doppio.