
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Affacciato sull'antica strada magistra, il palazzo emerge alla fine del Quattrocento come un edificio eccezionale nel panorama cittadino del tempo. In quegli anni i Raimondi, ricchi commercianti di stoffe, ottengono il titolo di nobiles viri, entrando a far parte delle principali cariche pubbliche.
Il progetto si deve a Bernardino de Lera, ma le iscrizioni ai lati del portale portano la data del 1496 e celebrano il ruolo del committente, Eliseo Raimondi, nell'impianto dell'intero edificio, modellato sull'esempio dell'antica architettura romana.
La facciata a bugne in calcare bianco e rosa è un unicum nel cremonese e senza confronti erano anche lo scalone monumentale che saliva al piano nobile (sostituito dopo il Settecento da quello attuale) e il porticato a 18 colonne del cortile (oggi ne restano solo 8), dai raffinati capitelli firmati dal luganese Giovan Gaspare Pedone e celebrati nelle Vite dal Vasari.
Durante le visite a palazzo Raimondi sarà possibile visitare gli ambienti recentemente restaurati, la sala del Consiglio della Fondazione Stauffer, prezioso scrigno neorinascimentale, gli ambienti del piano nobile, una rara esposizione di strumenti musicali antichi e la biblioteca dell'Università degli Studi di Pavia (salone con soffitto cassettonato) in cui saranno esposti rari manoscritti.
Delegazione FAI Cremona - Gruppo Giovani
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