Il Palazzo Jadopi si trova in piazza Carducci, nei pressi di piazza Celestino V.
Esso risale al XVIII secolo e fu teatro di un evento molto particolare durante l'unità d'Italia.
Nel 1860, infatti, Stefano Jadopi, che faceva parte del parlamento napoletano, si dimise da questa carica per far parte del comitato di accoglienza del nuovo re d'Italia Vittorio Emanuele. Coloro che si opponevano al nuovo sovrano decisero così di tendere un agguato a Stefano Jadopi, ma per sbaglio aggredirono il figlio che perse un occhio.
Questo accaduto suscitò scandalo in Italia, perciò il re inviò così alcuni garibaldini nella città per rimettere a posto le cose. I garibaldini furono sopraffatti dalle truppe dei borboni; questi li costrinsero ad una ritirata all'interno del Palazzo, che fu poi incendiato.
Le teste dei 7 garibaldini uccisi furono così appese ai balconi del palazzo.
La leggenda popolare vuole che nel palazzo sia ancora presente il fantasma di uno dei garibaldini che trovarono la morte all'interno di esso.
Il palazzo da anni è ancora sede di lavori di ristrutturazione,ad oggi ancora incompiuti.