Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
PALAZZO BRENTANO

PALAZZO BRENTANO

CORBETTA, MILANO

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PALAZZO BRENTANO
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Corbetta si trova all'interno del Parco Agricolo Sud Milano, territorio caratterizzato da risorgive, campagne, aree verdi e cascine, molte risalenti al XVIII secolo. A partire dalla metà del XVII secolo si consolidò anche a Corbetta la moda dell'abitare in villa. Nel 1880 venne completato il tracciato del Gamba de Legn (il tram prima trainato a cavalli e poi a motore) che collegava la città di Corbetta con Magenta. Il suo passaggio determinò la prima e vera trasformazione della città, fino a quell'epoca cresciuta all'interno del suo impianto storico.

Nel 1731 il conte Carlo Giuseppe Brentano acquistò l'area e contattò fin dall'inizio il famoso architetto milanese Francesco Croce per affidargli il progetto della costruzione che si concluse nel 1738. La grandiosa opera ricalcava la necessità sociale dei Brentano che, non essendo di antica nobiltà, avevano volontà di affermare la loro influenza politica e la loro ricchezza con la costruzione di una "reggia personale" dove impressionare gli ospiti provenienti da Milano. I Brentano lo possedettero fino al 1839 quando passò agli eredi e da questi ai Carones. Nel 1935 Enrico Pagani, podestà di Corbetta, lo cedette alla congregazione dei Padri Somaschi che vi insediarono un istituto scolastico tuttora funzionante.

Il palazzo è articolato sul tipico schema a "U" delle ville di delizia del Settecento. Il maschio centrale del cortile è affiancato da due eleganti torrette belvedere ove culminano delle lunghe scalinate di 129 gradini. Si accede al piano terreno attraverso un portico colonnato in granito con sei colonne decorato con soffitti a volta e stucchi. Un monumentale scalone che occupa da solo un quarto dell'edificio centrale porta al piano nobile dove si trovano dodici sale di cui cinque con affreschi a plafone realizzati attorno alla metà del Settecento dai pittori Giovanni Angelo Borroni, Mattia Bortoloni, Giuseppe Pellegrini, Ferdinando Porta, Giovanni Antonio Cucchi e Giovanni Battista Sassi. Il giardino si estende per una lunghezza prospettica di quasi 600 metri. Dell'originario progetto, con tutta probabilità dello stesso Francesco Croce, nulla venne realizzato per mancanza di fondi ad eccezione dello spazio adibito a parterre che si trovava presso la facciata retrostante il palazzo che venne convertito in boschetto all'inglese, con specie di piante rare ed esotiche, alcune delle quali addirittura plurisecolari.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La visita al Palazzo, solitamente non aperto al pubblico, sarà l'occasione per vivere l'esperienza di contrasto tra il suo glorioso passato e l'attuale necessario utilizzo quale istituto scolastico, teso a preservarne al meglio l'integrità storica e architettonica. Attraverso il grande cancello ed il cortile d'onore si accede al corpo centrale preceduto da un'ampia scalinata di granito rosa. Dopo gli ambienti del piano terra e il grande salone d'onore, passeremo al piano nobile attraverso il monumentale scalone. Realizzato in granito, affiancato da una splendida balaustra in pietra arenaria grigia traforata a motivi decorativi e pilastri con vasi e fiamme in ferro battuto.

Testo scritto da Delegazione FAI Ovest Milano

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PALAZZO BRENTANO
Attuale sede dei consigli comunali di Tremezzina, conserva ancora la struttura sei-settecentesca. Al suo interno si possono ammirare splendidi soffitti con affreschi della scuola di Giulio II Quaglio detto il Giovane. L’antico palazzo apparteneva alla potente famiglia Brentano di origine lariana, poi trapiantata a Milano e in Germania.
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