L'Oasi Naturale del Pantano di Saline Joniche rappresenta l'ultima testimonianza di quelle che furono sino al Settecento le famose saline di Reggio. Tale area in passato è stata centro di attività quali la raccolta del sale e la coltivazione di gelsomino. In seguito, mediante opera di bonifica e prosciugamento e la costruzione della Liquichimica (fabbrica mai entrata in funzione), del magnifico ambiente costiero sono rimasti soltanto due laghetti, che formano una zona umida importantissima.
L'Oasi naturale, infatti, è l'ambiente preferito da numerose specie di uccelli acquatici che compiono ogni anno due spostamenti migratori. I laghetti sono luogo di sosta di folaghe, anatre, aironi cenerini e cavalieri dI'talia e non è raro ammirare anche i fenicotteri rosa. In determinati periodi dell'anno, la colorazione dell'acqua assume sfumature davvero suggestive e indirizzando lo sguardo ai laghetti del Pantano è impossibile non innamorarsi della natura, che nonostante tutto resiste al degrado.
L'Oasi Naturale del Pantano di Saline è un Luogo del Cuore e che fa bene al cuore.
Si tratta di un posto unico, inserito dall'Unione Europea tra i Siti di Interesse Comunitario per la sua importanza in quanto habitat naturale che garantisce il mantenimento della biodiversità. Si tratta dunque di uno straordinario patrimonio ambientale che andrebbe tutelato e valorizzato. L'area per anni è stata minacciata da un'assurda ipotesi industriale che voleva la costruzione di una centrale a carbone da 1320 MWe, che sottovalutava le ricadute sull'ambiente naturale del Pantano. Dopo nove anni di attesa, finalmente il progetto di una nuova centrale a carbone è stato archiviato.