I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO

MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO

CARPI, MODENA

322°

POSTO

311

VOTI
Condividi
MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO
Il Museo Monumento al Deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti, racconta il fenomeno della deportazione nella sua universalità di violenza dell’uomo sull’uomo. I linguaggi artistici e l’allestimento essenziale ed evocativo, coinvolgono il visitatore in un’esperienza fortemente emotiva. Inaugurato nel 1973, il Museo Monumento al Deportato è una struttura unica nel suo genere, frutto dell'impegno civile di artisti che furono anche testimoni degli avvenimenti che rappresentavano. Già nella metà degli anni '50 l'amministrazione di Carpi, guidata dal primo sindaco Bruno Losi, diede vita a un comitato composto dagli enti locali, dalle comunità ebraiche, dall'ANED (Associazione nazionale ex Deportati) e dalle associazioni combattentistiche, per ricordare i deportati nei lager. In tale modo si intendeva tradurre il ricordo ancora vivo nelle superstiti strutture del vicino Campo di Fossoli, in costante monito per il futuro. Per la progettazione del Museo fu incaricato il gruppo BBPR (Belgiojoso, Banfi, Peressutti e Rogers) in collaborazione con Renato Guttuso. A questi architetti la commissione giudicatrice riconobbe il merito di avere operato la scelta antiretorica di esprimere un tema, che dava facilmente adito a ovvie forme di simbolismo, utilizzando un linguaggio rigoroso e alieno da ogni retorica. Il Museo, posto in una vasta area al piano terra del Palazzo dei Pio, in pieno centro storico, si sviluppa in 13 sale essenziali e sobrie. Qui sono conservati suggestivi graffiti di alcuni grandi pittori come Picasso, Longoni, Léger, Cagli e Guttuso che hanno commentato a loro modo l'orrore della Deportazione sulle pareti del Museo. Le teche contengono pochi ma significativi reperti, oggetti e fotografie, ordinati da Lica e Albe Steiner.

Gallery

Scheda completa al 100%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

322° Posto

311 Voti
0

Scopri altri luoghi vicini

565°
30 voti

Area urbana, piazza

PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTÀ 

CARPI, MODENA

576°
19 voti

Convento

CONVENTO DI SAN NICOLO'

CARPI, MODENA

570°
25 voti

Castello, rocca

TORRIONE DEGLI SPAGNOLI DEL CASTELLO

CARPI, MODENA

579°
16 voti

Area naturale

PARCO LAMA

CARPI, MODENA

Scopri altri luoghi simili

32,271 voti

Museo

MUSEO DEI MISTERI CAMPOBASSO

CAMPOBASSO

167°
1,241 voti

Museo

MUSEO ALESSI

ENNA

227°
620 voti

Museo

RIMESSA LOCOMOTIVE MUSEO DI PRIMOLANO

PRIMOLANO, VICENZA

228°
618 voti

Museo

IL VITTORIALE DEGLI ITALIANI

GARDONE RIVIERA, BRESCIA

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO

CARPI, MODENA

Condividi
MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO
Il Museo Monumento al Deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti, racconta il fenomeno della deportazione nella sua universalità di violenza dell’uomo sull’uomo. I linguaggi artistici e l’allestimento essenziale ed evocativo, coinvolgono il visitatore in un’esperienza fortemente emotiva. Inaugurato nel 1973, il Museo Monumento al Deportato è una struttura unica nel suo genere, frutto dell'impegno civile di artisti che furono anche testimoni degli avvenimenti che rappresentavano. Già nella metà degli anni '50 l'amministrazione di Carpi, guidata dal primo sindaco Bruno Losi, diede vita a un comitato composto dagli enti locali, dalle comunità ebraiche, dall'ANED (Associazione nazionale ex Deportati) e dalle associazioni combattentistiche, per ricordare i deportati nei lager. In tale modo si intendeva tradurre il ricordo ancora vivo nelle superstiti strutture del vicino Campo di Fossoli, in costante monito per il futuro. Per la progettazione del Museo fu incaricato il gruppo BBPR (Belgiojoso, Banfi, Peressutti e Rogers) in collaborazione con Renato Guttuso. A questi architetti la commissione giudicatrice riconobbe il merito di avere operato la scelta antiretorica di esprimere un tema, che dava facilmente adito a ovvie forme di simbolismo, utilizzando un linguaggio rigoroso e alieno da ogni retorica. Il Museo, posto in una vasta area al piano terra del Palazzo dei Pio, in pieno centro storico, si sviluppa in 13 sale essenziali e sobrie. Qui sono conservati suggestivi graffiti di alcuni grandi pittori come Picasso, Longoni, Léger, Cagli e Guttuso che hanno commentato a loro modo l'orrore della Deportazione sulle pareti del Museo. Le teche contengono pochi ma significativi reperti, oggetti e fotografie, ordinati da Lica e Albe Steiner.
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te