Il Museo di Carife, in provincia di Avellino, si struttura come un museo archeologico territoriale, in cui sono esposti prevalentemente reperti di epoca sannitica (V-IV secolo a.C.), provenienti da sepolture tombali, selezionati tra quelli più significativi recuperati tra il 1980 e il 1990 dalle necropoli parzialmente indagate tra i comuni di Castel Baronia (Serra di Marco) e Carife (Piano La Sala e Addolorata). Si tratta di corredi funerari composti da vasellame fittile e metallico, armi di ferro, oggetti di ornamento personale di ferro e bronzo: nel complesso 400 reperti allestiti per costruire un itinerario museale finalizzato al racconto della storia del popolamento antico della Baronia.
La disposizione del museo è strutturata in tre ambienti differenti, ciascuno dei quali illustra i contesti archeologici prevalenti e i relativi materiali rinvenuti: la sala posizionata a sinistra del piano d’ingresso della struttura vede in esposizione i corredi funerari di Castel Baronia, mentre quella al piano superiore ospita i reperti archeologici provenienti dalle necropoli di Carife. Nella sala ingresso sono infine esposti alcuni reperti (laterizi e ceramici) selezionati tra i tanti materiali recuperati sempre a Carife, in località Tierzi, durante lo scavo di un complesso artigianale di fornaci di epoca romana.
Inoltre, a pochi passi dal museo, è possibile visitare il parco archeologico dell'Addolorata. L’area è molto ricca e rende ancora più importante e preziosa l’offerta museale poiché consente di visitare circa 22 tombe.