In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il Museo Antoniano, parte integrante del complesso monumentale di Sant'Antonio, si trova all'interno del Convento francescano con ingresso dal chiostro del Beato Belludi. Ne fa parte anche l'immensa chiesa che conserva capolavori, reliquie, chiostri di straordinario valore artistico e, nella parte rivolta a sud, quella più segreta, custodisce un incantevole angolo verde normalmente non accessibile al pubblico: l'orto dei frati.
Il Museo Antoniano documenta la storia del gusto, dei cambiamenti e dei manufatti realizzati per la Basilica dismessi perché deteriorati o non più rispondenti agli usi liturgici, ma conservati per la loro qualità. Sono esposti affreschi di stile giottesco, bronzetti e statue, dipinti a olio, oreficerie e preziosi paramenti. Il Museo, nato nel 1885 come raccolta di oggetti legati alla vita e al culto del Santo e concepito come luogo "della memoria", fu chiuso nel 1940 e riaperto nel 1995, nel salone superiore dell'ex Archivio di Stato. Iniziarono i frati a reperire materiale che mantenesse viva la devozione per il Santo e la storia della basilica.
Iniziarono i frati a reperire materiale che mantenesse viva la devozione per il Santo e la storia della Basilica. Tuttavia, solo nel 1995, la raccolta ha assunto la dignità di un museo. L'attuale allestimento vede il Museo come una "macchina espositiva": la creazione di un soppalco per aumentare lo spazio, l'uso del colore grigio, gli accorgimenti tecnici adottati, indicano la volontà di creare un luogo che possa valorizzare le molte opere d'arte che avevano perduto la propria collocazione originaria o la possibilità di un utilizzo sistematico.
I visitatori parteciperanno ad un autentico viaggio nella storia e nelle memorie della Basilica. Il Museo Antoniano è uno scrigno di tesori che manifestano fede, cultura e arte: la lunetta affrescata da Mantegna per il portale del Santo, le pale d'altare di Tiepolo, Carpaccio e Piazzetta, un raro paramento liturgico tessuto a Lione nel 700 e i capolavori di Donatello. Il percorso comprenderà anche una suggestiva passeggiata all'Orto dei frati, situato ad est rispetto alla basilica e al convento, esteso un tempo fino a Pontecorvo e lambito dai canali Alicorno e Santa Chiara. Questo luogo, normalmente non visitabile, proietterà i partecipanti nella dimensione del tempo e della vita dei frati. Camminando nel verde, lungo quel lembo di terra denominato "isola dei frati", vi si aprirà un panorama inatteso: le cupole del Santo, magnifiche e superbe, quasi posate sul nulla, appariranno oltre il canale. La visita sarà allietata da intermezzi musicali.
Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico "G. Galilei" e del Liceo Artistico "P. Selvatico". Gli intermezzi musicali a cura deli studenti del Liceo Classico "C. Marchesi".