Il mulino ad acqua di Cacarodduli, conosciuto anche come mulino di Diesi (dal nome dell’antico feudo), svetta maestoso tra i campi di grano del vallone omonimo, a nord del centro abitato di Aragona.
Costruito nei primi anni del XVII secolo, questo mulino a ruota orizzontale contribuì all’incremento demografico del neonato paese di Aragona, ottimizzando la produzione di farine fino ad allora sostenuta da piccoli molini a forza animale.
Almeno un paio di sorgenti alimentavano questa macchina idraulica. Risultano ancora ben evidenti la gèbbia (grande vasca di raccolta dell’acqua) e la sàia che convogliava l’acqua nel buttigliùni. Quest’ultimo è costituito da un torrione, straordinariamente conservato, che si innesta sulla sottostante casa del mugnaio dove un tempo due macine orizzontali trasformavano il grano in farina sotto la spinta della colonna d’acqua.
Di proprietà della famiglia Naselli, operò fino alla seconda metà dell’Ottocento. In seguito, complici l’epilogo della gloriosa stirpe nobiliare e la nascita di molini a motore nel centro abitato, divenne semplice costruzione ad uso agricolo, ed infine rudere del tutto inutilizzato. Recentemente è entrato a far parte di percorsi di archeo-trekking dedicati alla zona dei colli sicani ed ambisce ad essere metà di turismo rurale oltre che memoria storica del paese.