I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
monte pisano

MONTE PISANO

CALCI, PISA

545°

POSTO

50

VOTI
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MONTE PISANO

Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo

Il Monte Pisano, noto anche con la forma plurale Monti Pisani (da non confondere con la denominazione omonima delle Colline pisane) è un sistema montuoso di modeste dimensioni facente parte del Subappennino Toscano, situato al centro-nord fra Pisa e Lucca ed è un prolungamento delle Alpi Apuane tra il Serchio e l'Arno. Il nome corretto è al singolare, ma la forma plurale è più diffusa e spesso comprende anche i Monti d'Oltreserchio. I monti sono tutti di altezza inferiore ai 1000 m, alcuni poco più che colline. La vetta più alta è il Monte Serra (917 m), che ospita sulla sommità dei ripetitori radio-televisivi. Il territorio dei Monti pisani comprende i comuni di Buti, Calci, San Giuliano Terme, Vicopisano, Vecchiano (se si includono anche i Monti d'Oltreserchio), Lucca e Capannori. In questo territorio sono presenti numerosi borghi medioevali e resti di fortificazioni. Luoghi suggestivi sono il borgo di Vicopisano, la Rocca della Verruca, la Certosa di Pisa nota anche come Certosa di Calci, il borgo di Ripafratta con la sua Rocca medievale, l'abbazia di S. Maria di Mirteto ad Asciano, il santuario di Santa Maria in Castello a Vecchiano, l'acquedotto mediceo da Asciano a Pisa, i resti dell'Acquedotto romano di Caldaccoli, il Borgo di Corliano, situato all'estremità nord-ovest della piccola catena, che segna il confine tra piana di Lucca e piana di Pisa, nonché il varco oltre il quale inizia la catena delle Alpi Apuane e il Sasso della Dolorosa. Sin dai tempi antichi i Monti Pisani sono stati sfruttati soprattutto per l'estrazione di pietra (una buona parte delle pietre usate per il Duomo di Pisa è stata estratta a S. Giuliano Terme) e il grande sfruttamento delle cave dei nostri giorni ha modificato l'aspetto dei monti per chi li osserva da sud. Un prodotto tipico della zona è l'olio, come è possibile intuire dai numerosi ulivi coltivati lungo i pendii delle colline.Tipiche dei Monti Pisani sono inoltre le castagne, in particolare quelle provenienti dai secolari castagneti di Molina di Quosa, alquanto atipici perché sviluppati a quote pressoché pianeggianti. Fino ad ottobre i monti sono ricchi anche di funghi ed è particolarmente apprezzato il porcino dei Monti Pisani. Un incendio devastante nella notte del 24 settembre 2018 ha mandato in fumo ben 1400 ettari di questo meraviglioso luogo del cuore.

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monte pisano

9° censimento nazionale del FAI
Anno
2018
Voti
114,670
Progetto
Valorizzazione
Stato
Concluso

IL BENE
Il Monte Pisano, o Monte Serra (PI), che fa parte del Subappennino Toscano e rappresenta il confine naturale tra le province di Pisa e Lucca, rientra in due aree naturali protette di interesse locale (ANPIL), istituite per tutelarne i valori ambientali ma anche storici. Il 24 settembre 2018 un incendio quasi certamente doloso ne ha mandato in fumo oltre 1.200 ettari - nei quali rientrano 200 ettari di coltivazioni, soprattutto uliveti - e ha lambito la Certosa di Calci, seconda classificata al censimento del FAI del 2014, con oltre 92.000 voti, risparmiandola per miracolo. L’area colpita dal disastro interessa in particolare il territorio dei Comuni di Calci - il più danneggiato – e di Vicopisano. I primi stanziamenti - 1,8 milioni di euro dalla Regione Toscana, circa 100.000 euro dal Consorzio di Bonifica del Basso Valdarno e 51.000 euro dal Comune di Calci - hanno permesso le operazioni di spegnimento, il mantenimento delle squadre forestali che fino a maggio 2019sono state impiegate per la messa in sicurezza dei versanti e lo smaltimento dei rifiuti bruciati. I danni stimati ammontano però a 15 milioni di euro e saranno necessari decenni per ottenere una piena rinaturalizzazione della zona. 

PROGETTO SOSTENUTO
In virtù del suo posizionamento al 1° posto della classifica nazionale del nono censimento “I Luoghi del Cuore” grazie ai 114.670 voti ricevuti, il FAI interviene sul Monte Pisano, con un contributo di 55.000 euro. L’intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo - richiesto dai Comuni di Calci e Vicopisano - vuole offrire una risposta concreta ai bisogni del territorio e andare a beneficio di tutta l’area del Monte Pisano. Il contributo concesso è stato finalizzato a cofinanziare l’acquisto di un mezzo forestale, imprescindibile per la manutenzione dei percorsi e delle strade tagliafuoco nell’ampia area naturale del monte, per permettere ai Comuni di svolgere in “economia diretta” molte opere di pulizia e ripristino, utili per assicurare agli escursionisti una fruizione in sicurezza e indispensabili per gli interventi di urgenza in caso di calamità.

LE PERSONE CHE HANNO RACCOLTO I VOTI
All’indomani dell’incendio il Comitato Insieme per Monte Pisano, già attivo nel 2014 per la Certosa di Calci, ha lanciato uno straordinario passaparola mediatico tra cittadini e istituzioni dell’area pisana, portando in poco più di due mesi a totalizzare il maggior numero di voti mai ottenuto in occasione del censimento “I Luoghi del Cuore”.

CONTIBUTO: 55.000 euro
 

 

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Il Monte Pisano, noto anche con la forma plurale Monti Pisani (da non confondere con la denominazione omonima delle Colline pisane) è un sistema montuoso di modeste dimensioni facente parte del Subappennino Toscano, situato al centro-nord fra Pisa e Lucca ed è un prolungamento delle Alpi Apuane tra il Serchio e l'Arno. Il nome corretto è al singolare, ma la forma plurale è più diffusa e spesso comprende anche i Monti d'Oltreserchio. I monti sono tutti di altezza inferiore ai 1000 m, alcuni poco più che colline. La vetta più alta è il Monte Serra (917 m), che ospita sulla sommità dei ripetitori radio-televisivi. Il territorio dei Monti pisani comprende i comuni di Buti, Calci, San Giuliano Terme, Vicopisano, Vecchiano (se si includono anche i Monti d'Oltreserchio), Lucca e Capannori. In questo territorio sono presenti numerosi borghi medioevali e resti di fortificazioni. Luoghi suggestivi sono il borgo di Vicopisano, la Rocca della Verruca, la Certosa di Pisa nota anche come Certosa di Calci, il borgo di Ripafratta con la sua Rocca medievale, l'abbazia di S. Maria di Mirteto ad Asciano, il santuario di Santa Maria in Castello a Vecchiano, l'acquedotto mediceo da Asciano a Pisa, i resti dell'Acquedotto romano di Caldaccoli, il Borgo di Corliano, situato all'estremità nord-ovest della piccola catena, che segna il confine tra piana di Lucca e piana di Pisa, nonché il varco oltre il quale inizia la catena delle Alpi Apuane e il Sasso della Dolorosa. Sin dai tempi antichi i Monti Pisani sono stati sfruttati soprattutto per l'estrazione di pietra (una buona parte delle pietre usate per il Duomo di Pisa è stata estratta a S. Giuliano Terme) e il grande sfruttamento delle cave dei nostri giorni ha modificato l'aspetto dei monti per chi li osserva da sud. Un prodotto tipico della zona è l'olio, come è possibile intuire dai numerosi ulivi coltivati lungo i pendii delle colline.Tipiche dei Monti Pisani sono inoltre le castagne, in particolare quelle provenienti dai secolari castagneti di Molina di Quosa, alquanto atipici perché sviluppati a quote pressoché pianeggianti. Fino ad ottobre i monti sono ricchi anche di funghi ed è particolarmente apprezzato il porcino dei Monti Pisani. Un incendio devastante nella notte del 24 settembre 2018 ha mandato in fumo ben 1400 ettari di questo meraviglioso luogo del cuore.
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