La formazione calcarea più suggestiva del Fosso Bianco è la Balena Bianca, così chiamata per la somiglianza con i fanoni del grande cetaceo. Qui scorrono le acque a 48º che sorgano dalla sorgente poco distante, garantendo una temperatura talmente alta da permettere di fare il bagno anche fuori stagione.
La quantità e il percorso dell'acqua che scende dalla cascata cambiato frequentemente, trasformando in poco tempo lo scenario in nuove forme e colori; nel periodo invernale le acque termali si mischiano a quelle piovane, ricche di materiale organico e minerale, che depositandosi insieme ai calcari creano sfumature di colore sul verde o marrone rossiccio. La massiccia presenza di carbonato di calcio rende l'acqua celeste pastello o bianca, da qui il nome del fosso. Ai piedi della "Balena" si trovano piccole vasche dove si raccolgono le acque calde prima che si mescolino a quelle del Fosso Bianco. Queste vasche si formano semplicemente lasciando fluire l'acqua attraverso muretti a secco composti di qualche pietra, rametti e foglie; ben presto i tartari depositati cementificano la struttura rendendola impermeabile.
Sul fondo di queste si depositano i preziosi fanghi termali usati per il trattamento della pelle del viso e del corpo.
Una suggestiva vegetazione circonda la balena, proteggendola alla vista indiscreta dei viandanti.