Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
Questa cascina è uno dei primissimi esempi di cascina lombarda con funzione di vera e propria azienda agricola. Commissionata da Ludovico il Moro, che voleva farne un modello di tenuta agricola, ospitò per un periodo anche Leonardo da Vinci, che qui mise in atto alcune delle sue soluzioni ingegneristiche introducendo canali di irrigazione e mulini ad acqua. Il primo nucleo risale al 1486; la struttura è articolata come un castello, con un cortile centrale quadrangolare attorno a cui si articolano i corpi di fabbrica: quattro palazzotti con funzione residenziale, detti colombaroni. Nel XV secolo furono realizzati ulteriori edifici abitativi per i salariati e nell'Ottocento si aggiunsero una villa padronale e la chiesa di Sant'Antonio. Il Colombarone fu a lungo di proprietà privata, oggi appartiene al comune di Vigevano. Chiuso al pubblico per lo stato di degrado in cui versa, è stato oggetto di una grande mobilitazione popolare in occasione del censimento Luoghi del Cuore 2012.
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IL BENE
Il Colombarone è uno dei primi esempi di cascina lombarda, azienda agricola modello, la cui edificazione è legata a due figure chiave del Rinascimento lombardo: il duca Ludovico il Moro che ne ordinò l’edificazione e Leonardo da Vinci che qui si dedicò alla sperimentazione di opere idrauliche e agrarie, in particolare canali d’irrigazione e mulini ad acqua progettati per la campagna circostante. La richiesta della comunità locale, che ha raccolto oltre 8.000 segnalazioni per la salvaguardia di questo Bene, è che la cascina possa rinascere e tornare a essere fulcro attrattivo per il territorio. Si auspica infatti che, data l’importanza storico-artistica del luogo, questo primo intervento possa costituire un traino per la riqualificazione e la riapertura dell’intero monumento, che potrebbe beneficiare, data anche la sua pertinenza, dei flussi di visitatori legati a Expo 2015.
PROGETTO SOSTENUTO
Il progetto di intervento, presentato dal Comune di Vigevano, che l'ha cofinanziato insieme a contributi minori di associazioni e privati, si è concentrato sul restauro dei fregi, di porzioni di affresco e delle due lapidi commemorative che si trovano sulle pareti esterni dell’edificio e che testimoniano direttamente l’origine del complesso legata a Ludovico Il Moro. L’auspicio è che il recupero di questi elementi possa innescare un meccanismo virtuoso di mobilitazione del territorio e portare al reperimento di fondi necessari per il recupero complessivo del Bene. L'intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo si è concluso a fine marzo 2015.
CONTRIBUTO: 8.000 €
537° Posto
1,105° Posto
1,484° Posto
1,722° Posto
1,981° Posto
27° Posto
990° Posto
1,865° Posto
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Questa cascina è uno dei primissimi esempi di cascina lombarda con funzione di vera e propria azienda agricola. Commissionata da Ludovico il Moro, che voleva farne un modello di tenuta agricola, ospitò per un periodo anche Leonardo da Vinci, che qui mise in atto alcune delle sue soluzioni ingegneristiche introducendo canali di irrigazione e mulini ad acqua. Il primo nucleo risale al 1486; la struttura è articolata come un castello, con un cortile centrale quadrangolare attorno a cui si articolano i corpi di fabbrica: quattro palazzotti con funzione residenziale, detti colombaroni. Nel XV secolo furono realizzati ulteriori edifici abitativi per i salariati e nell'Ottocento si aggiunsero una villa padronale e la chiesa di Sant'Antonio. Il Colombarone fu a lungo di proprietà privata, oggi appartiene al comune di Vigevano. Chiuso al pubblico per lo stato di degrado in cui versa, è stato oggetto di una grande mobilitazione popolare in occasione del censimento Luoghi del Cuore 2012.