In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

La chiesa è situata nell'omonima frazione di Cornaredo a una decina di chilometri da Milano, sull'antica strada di epoca romana per Novara. Il borgo di San Pietro, fondato in epoca celtica, dal XII al XVIII secolo è stato caratterizzato dalla presenza di una comunità di monaci. Il nome sembra derivare dall'esistenza di un affresco, all'interno dell'antica chiesa, raffigurante San Pietro con la rete e dalla presenza nella frazione di numerosi olmi, in genere piantati lungo i tanti fontanili anticamente esistenti in zona.

La chiesa è di origine romanica risalente a prima del XII secolo. Sede di una prepositura di canonici agostiniani fino al 1542, fu quindi retta da abati commendatari, tra cui Francesco e Cesare Speciano Sforza e Scipione Borghese. Nel corso dei secoli ha subito molti interventi di trasformazione fino al 1935 quando, all'inaugurazione della nuova chiesa, venne progressivamente abbandonata. Nel 2004 sono emersi, sotto la pavimentazione della navata, reperti archeologici di epoche diverse, da quella romana a quella rinascimentale. La chiesa sorge infatti sui resti di una domus romana, riadattata a luogo di culto nel IV secolo d.c. e successivamente ricostruita e modificata sia in epoca longobarda che ottoniana.

L'edificio, con pianta a T, presenta oggi un'unica navata che termina in un emiciclo absidale, un transetto e due piccole cappelle laterali. All'interno è possibile vedere i resti della domus romana in corrispondenza dell'area presbiteriale, grazie all'installazione di una pavimentazione in vetro. Sono ancora presenti frammenti di una pavimentazione mosaicata ed è visibile un sistema di riscaldamento degli ambienti detto "ad ipocausto" simile a quello presente, in epoca romana, negli edifici termali. Se all'interno presenta forme romaniche, la facciata in mattoni è stata completamente rifatta tra il XIX e il XX secolo in stile eclettico e presenta un protiro del XII-XIII secolo con capitelli figurati. Il restauro del 2004 ha fatto emergere la presenza di altre tre pavimentazioni al di sotto di quella attuale, risalenti a chiese precedenti e svelando inoltre un'antica suddivisione dello spazio in tre navate. Al centro della chiesa sono emerse quattro cripte funerarie a camera voltata che occupano quasi interamente il centro della navata e risalenti alla seconda metà del XVI secolo.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La visita a questo straordinario scrigno di archeologia e storia racconterà le vicissitudini storiche della frazione di San Pietro, dall'influenza dei canonici Agostiniani, al pernottamento di papa Innocenzo IV, alla reggenza di abati commendatari fino alla vendita dei fabbricati e dei terreni ed infine alla situazione di abbandono e degrado in cui l'edificio ha versato per gran parte del 1900. All'interno sarà possibile apprezzare la differenza di stile architettonico tra la facciata rifatta in epoca recente e gli interni più spogli di epoca romanica, con ancora presenti tre altari. Ci soffermeremo sui resti visibili dell'antica domus ritrovati all'inizio degli anni Duemila. Nella ex sagrestia trova posto l'Antiquarium dove si possono ammirare frammenti di affreschi storici che rivestivano le pareti laterali della navata della chiesa nei primi decenni dell'XI secolo, alcuni materiali rinvenuti in una villa di epoca imperiale romana e gli oggetti associati alle sepolture collocate nel XVI secolo sotto la pavimentazione dell'attuale chiesa.

Testo scritto da Delegazione Fai Ovest Milano

Visite a cura di

Visite a cura di Apprendisti Ciceroni IIS "TORNO" di Castano Primo