La chiesa di San Nicola ha origini antiche, legate allo sviluppo del villaggio di Padregnano, oggi Cascina Padregnano, frazione del comune di Robecchetto con Induno. Padregnano era in epoca tardoantica e medievale uno snodo viario di una certa importanza, in quanto situato all’incrocio della strada Como-Novara e della strada Mercatoria lungo il Ticino. Secondo alcune fonti la chiesa sorse al posto dell’antico oratorio di San Martino, donato nel 1094 da due coniugi milanesi all’Abbazia di Fruttuaria, una potenza monastica piemontese che aveva possedimenti anche in Lombardia e in particolare era alla guida del monastero dei Santi Nicolao e Benigno a Padregnano. La chiesa intitolata a San Nicola era di proprietà del monastero e lo rimase fino al 1197, anno in cui questo cessò la sua attività; la chiesa fu così affidata all’Abbazia di Voltorre, vicino Varese. Oggi la piccola chiesa, di proprietà privata, si mostra nella sua veste settecentesca: la piccola aula unica, rettangolare, con soffitto piano, reca tracce di colore sulle pareti, mentre la zona absidale, stondata e voltata a botte, presenta un ciclo di affreschi settecenteschi. All’interno di cornici ed elementi architettonici riprodotti illusionisticamente si trovano una Pietà, dietro l’altare, una raffigurazione di San Nicola che esorcizza due fanciulle e Sant’Antonio da Padova in adorazione. La chiesa è in condizioni precarie e necessita di un intervento di conservazione.