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CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DEL SUFFRAGIO E DI SANTA ZITA

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CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DEL SUFFRAGIO E DI SANTA ZITA
La Chiesa di N.S. del Suffragio e di Santa Zita sorge all'interno del complesso fondato da Francesco Faà di Bruno a partire dal 1858, destinato al ricovero ed all'assistenza delle lavoratrici in difficoltà. La Chiesa si compone di tre navate con archi a tutto sesto e volte a crociera, di una cupola impostata su un tamburo ottagonale ove si trovano otto statue e di un matroneo, destinato al pensionato delle signore anziane. Nel 1867 viene dato l’inizio ai lavori che procedono a diverse riprese secondo la disponibilità di fondi fino all’inaugurazione del 30 ottobre 1876. Il complesso fu edificato a più riprese tra il 1863 e 1876, su un progetto dell’architetto vercellese conte Edoardo Arborio Mella, ma con diversi interventi stilistici e costruttivi voluti personalmente dal Faà di Bruno. Pochi mesi prima del termine dei lavori e della benedizione della Chiesa da parte dell’arcivescovo Gastaldi, la cupola fu scenario di un evento molto particolare: lo scienziato ed astronomo Faà di Bruno, replicò, con visite a pagamento, il celebre esperimento di Foucault nel Pantheon di Parigi. Il suo pendolo, una sfera di 25 kg fatta tornire dall’ Arsenale di Torino, fu sospeso con un sottile e lunghissimo filo al culmine del tiburio, e lasciato oscillare liberamente per dimostrare, con il suo tracciato sul pavimento, la rotazione terrestre. La Cupola della Chiesa di N.S. del Suffragio e di Santa Zita, fin dall’ ultimo ventennio dell’800, spicca nello skyline di Torino accostandosi ed accoppiandosi stilisticamente all’ ardito campanile progettato da Francesco Faà di Bruno, restaurato e reso fruibile dal 2010. Il progetto di ristrutturazione del campanile è stato proposto, essenzialmente, per offrire la possibilità di apertura al pubblico della struttura, offrendo la visione della città di Torino da un'altra prospettiva. La realizzazione del restauro ha permesso l'inserimento nel percorso museale del Beato Francesco Faà di Bruno del Campanile storico di Torino; si tratta dunque di una struttura molto sottile, che proprio per questa sua caratteristica risulta ancora più elevata e svettante, ed è ancora oggi, argomento di studio di architetti ed ingegneri. Salendo i 300 gradini in legno del campanile ci si chiede come sia stata possibile la scommessa di una torre di 75 metri in soli mattoni e 32 colonnine, 5 metri x 5 di base, osservatorio astronomico del Beato matematico e un tempo seconda vetta di Torino in primis la Mole Antonelliana. L'altezza significativa dell'edificio è dovuta ad un motivo curioso e prettamente sociale. Il Faà di Bruno voleva evitare che le lavoratrici e i lavoratori della città venissero ingannati sull'orario di lavoro. Calcolò così che un orologio di due metri di diametro collocato sulle quattro facce del campanile a circa 70 metri di altezza; sarebbe stato visibile in gran parte della città e liberamente consultabile da tutti. Il percorso museale dedicato al Beato Francesco Faà di Bruno si snoda all’interno dello stesso appartamento in cui è vissuto e in alcune stanze attigue dove sono conservati gli strumenti creati dal Fondatore stesso e dove è possibile assistere a vari esperimenti scientifici. Il percorso continua in una nuova stanza nella quale è possibile ammirare il meccanismo originario francese dell'orologio che venne collocato al penultimo piano del campanile, dove ancora oggi sono ben visibili i quattro grandi quadranti. La visita prosegue su prenotazione con la suggestiva salita al campanile per poi concludersi nella Chiesa omonima ove è custodito il sepolcro del Fondatore. A completamento dei lavori sarà possibile inoltre osservare la cupola dall'esterno una volta ristrutturata e le otto statue dei santi poste sulla parte esterna per proseguire poi con la visita alla Chiesa e la salita al Campanile più alto di Torino La Chiesa di N.S. del Suffragio e di Santa Zita con annesso il suo Campanile rappresentano uno degli esempi più preziosi dei luoghi di culto del XIX secolo.

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La Chiesa di N.S. del Suffragio e di Santa Zita sorge all'interno del complesso fondato da Francesco Faà di Bruno a partire dal 1858, destinato al ricovero ed all'assistenza delle lavoratrici in difficoltà. La Chiesa si compone di tre navate con archi a tutto sesto e volte a crociera, di una cupola impostata su un tamburo ottagonale ove si trovano otto statue e di un matroneo, destinato al pensionato delle signore anziane. Nel 1867 viene dato l’inizio ai lavori che procedono a diverse riprese secondo la disponibilità di fondi fino all’inaugurazione del 30 ottobre 1876. Il complesso fu edificato a più riprese tra il 1863 e 1876, su un progetto dell’architetto vercellese conte Edoardo Arborio Mella, ma con diversi interventi stilistici e costruttivi voluti personalmente dal Faà di Bruno. Pochi mesi prima del termine dei lavori e della benedizione della Chiesa da parte dell’arcivescovo Gastaldi, la cupola fu scenario di un evento molto particolare: lo scienziato ed astronomo Faà di Bruno, replicò, con visite a pagamento, il celebre esperimento di Foucault nel Pantheon di Parigi. Il suo pendolo, una sfera di 25 kg fatta tornire dall’ Arsenale di Torino, fu sospeso con un sottile e lunghissimo filo al culmine del tiburio, e lasciato oscillare liberamente per dimostrare, con il suo tracciato sul pavimento, la rotazione terrestre. La Cupola della Chiesa di N.S. del Suffragio e di Santa Zita, fin dall’ ultimo ventennio dell’800, spicca nello skyline di Torino accostandosi ed accoppiandosi stilisticamente all’ ardito campanile progettato da Francesco Faà di Bruno, restaurato e reso fruibile dal 2010. Il progetto di ristrutturazione del campanile è stato proposto, essenzialmente, per offrire la possibilità di apertura al pubblico della struttura, offrendo la visione della città di Torino da un'altra prospettiva. La realizzazione del restauro ha permesso l'inserimento nel percorso museale del Beato Francesco Faà di Bruno del Campanile storico di Torino; si tratta dunque di una struttura molto sottile, che proprio per questa sua caratteristica risulta ancora più elevata e svettante, ed è ancora oggi, argomento di studio di architetti ed ingegneri. Salendo i 300 gradini in legno del campanile ci si chiede come sia stata possibile la scommessa di una torre di 75 metri in soli mattoni e 32 colonnine, 5 metri x 5 di base, osservatorio astronomico del Beato matematico e un tempo seconda vetta di Torino in primis la Mole Antonelliana. L'altezza significativa dell'edificio è dovuta ad un motivo curioso e prettamente sociale. Il Faà di Bruno voleva evitare che le lavoratrici e i lavoratori della città venissero ingannati sull'orario di lavoro. Calcolò così che un orologio di due metri di diametro collocato sulle quattro facce del campanile a circa 70 metri di altezza; sarebbe stato visibile in gran parte della città e liberamente consultabile da tutti. Il percorso museale dedicato al Beato Francesco Faà di Bruno si snoda all'interno dello stesso appartamento in cui è vissuto e in alcune stanze attigue dove sono conservati gli strumenti creati dal Fondatore stesso e dove è possibile assistere a vari esperimenti scientifici. Il percorso continua in una nuova stanza nella quale è possibile ammirare il meccanismo originario francese dell'orologio che venne collocato al penultimo piano del Campanile, dove ancora oggi sono ben visibili i quattro grandi quadranti. La visita prosegue su prenotazione con la suggestiva salita al campanile per poi concludersi nella Chiesa omonima ove è custodito il sepolcro del Fondatore. A completamento dei lavori sarà possibile inoltre osservare la Cupola dall'esterno una volta ristrutturata e le otto statue dei Santi poste sulla parte esterna per proseguire poi con la visita alla Chiesa e la salita al Campanile più alto di Torino La Chiesa di N.S. del Suffragio e di Santa Zita con annesso il suo Campanile rappresentano uno degli esempi più preziosi dei luoghi di culto del XIX secolo.
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