La chiesa, dedicata al SS. Nome di Gesù, fu eretta nel 1605 dai Gesuiti, presenti ad Ancona sin dal 1591.
All’inizio degli anni Trenta del XVIII secolo i Gesuiti decisero di affidare a Luigi Vanvitelli il progetto di ampliamento e ristrutturazione della chiesa che assunse l’attuale conformazione decisamente neoclassica, con l’imponente facciata il cui ampio andamento curvilineo sembra emergere dal tessuto di edifici della zona, quasi voglia accogliere i fedeli.
Nella scelta della pianta a croce latina il Vanvitelli affiancò alla navata centrale le cappelle laterali, ricavate in due pseudo corridoi paralleli, che formano così un tutt'uno con la navata centrale amplificandone lo spazio. La cupola, dalle ampie vetrate, si innesta sull'incrocio con il transetto, punto dal quale la navata si prolunga fino a completarsi con il presbiterio rialzato. L’interno, ampio e luminoso, è caratterizzato dalla presenza di opere d'arte tra cui spicca la “Circoncisione” di Orazio Gentileschi.