I padri Carmelitani iniziarono la costruzione della nuova chiesa nel 1696 su progetto dell’architetto Giuseppe Antonio Torri. L’edificio, con pianta a croce latina, si impone per la maestosa elevazione. Nello spazio interno, realizzato su progetto del Torri con varianti di Alfonso Torreggiani, si ammirano stucchi ad opera di Antonio Callegari, quattro statue dei pontefici carmelitani opera di Filippo Scandellari, le statue dei profeti Elia ed Eliseo e degli angeli nell’ancona maggiore di Angelo Piò. Le cappelle laterali conservano pale di Ercole Graziani, del “Sansone”, di Girolamo Gatti, Antonio Rossi e Francesco Calza. La sagrestia, un gioiello per la ricchezza dei quadri e degli arredi, presenta due sontuosi armadi di Carlo Galli da Barlassina, tre tempere prospettiche di Fra Ferdinando da Bologna con figure di Nicola Bertuzzi e una tela del Bertuzzi che rappresenta il Beato Franco.
All’interno è allestita la mostra “Nuova luce sul Carmine – La Sagrestia svelata”.