In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

La chiesa bizantina è il monumento storicamente più rilevante di Rometta. Sorge a ridosso delle mura che un tempo circondavano il centro, in prossimità di Porta Milazzo, da sempre l'unico accesso carrabile al vecchio borgo. Si tratta di un edificio di piccole dimensioni, con pianta quadrata (14,60 m di lato), sormontato da un tamburo ottagonale coperto oggi da tre gradoni. Al suo interno custodisce una vasca per il battesimo per immersione.

La chiesa, identificata con un Battistero, risale al V-VI sec. d.C., ma non si esclude possa essere sorta su di un preesistente luogo di culto, come sembrerebbe indicare il basamento di diversa fattura visibile sul lato nord. Il monumento subì dei lavori di consolidamento dal 1913 al 1927, durante i quali furono realizzati i gradoni del tamburo e venne tolto l'intonaco esterno. Negli anni 60 l'archeologo Scibona effettuò degli scavi all'esterno, sul lato est, dove rinvenne una struttura muraria che suppose delimitasse in origine un esonartece. La vasca in cocciopesto rivenuta lì davanti era forse in relazione con le funzioni del Battistero. Oggi la chiesa non è aperta al pubblico.

La Chiesa bizantina di Rometta è il più importante esempio di edificio religioso di questo periodo storico. E' costruita in pietra calcarea con materiale laterizio e lapideo. L'accesso originario era sul lato ovest, oggi chiuso, e sostituito dalle 3 porte del lato est. La pianta quadrata inscrive una croce greca che divide lo spazio in 9 piccoli ambienti, coperti da volta a crociera o a botte, mentre l'ambiente centrale da un cupolino. I passaggi fra gli ambienti sono caratterizzati da archi a testa di chiodo. A destra in una nicchia si trova la statua seicentesca di Sant'Antonio, mentre sul lato ovest vi è un altare dei primi del Novecento con in alto un quadro con il Trionfo della croce. Il pavimento in cotto è stato rifatto nel 1927, e copre i precedenti pavimenti del XVIII sec., non più visibile, e del XVI sec. in formelle quadrate in grigio e celeste. Per ultima si trova la roccia, nella quale è scavata una vasca per il battesimo che avveniva per immersione durante la notte di Pasqua. La vasca era alimentata da una conduttura in pietra tufacea. Alle pareti si conservano tracce di affreschi di una Madonna col Bambino e di lettere greche non più leggibili nella loro interezza.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La Chiesa bizantina di Rometta costituisce un unicum dell'architettura religiosa di V-VI sec. in quest'area della Sicilia, sia per il suo buono stato conservativo che per la sua architettura. Infatti i terremoti del 1783 e del 1908 non l'hanno scalfita, e gli interventi di consolidamento, agli inizi del Novecento, non ne hanno stravolto la struttura originaria. I due ambienti agli angoli a lato dell'attuale altare, sono 2 esempi di protesi e diaconico che mantengono intatti i sacrari. Nella parete esterna del diaconico inoltre, si trova un foro rettangolare gnomonico strombato verso l'interno che serviva probabilmente per capire quando era la notte di Pasqua. Al tramonto infatti la luce del sole entra attraverso il foro e si proietta sull'angolo della parete di fronte. Sulla chiesa bizantina inoltre sono stati svolti degli studi di archeoastronomia, legati all'orientamento della struttura. Le coordinate azimutali (A. Di Bernardo) dell'asse centrale corrispondono esattamente alla levata del solstizio d'inverno e del tramonto d'estate.

Testo scritto da a cura dell'IC Saponara

Visite a cura di

Delegazione FAI di Messina con gli apprendisti ciceroni dell'IC "Saponara" di Messina