I Luoghi del Cuore
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CASTELLO BAUSO

CASTELLO BAUSO

VILLAFRANCA TIRRENA, MESSINA

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CASTELLO BAUSO
L'edificio, a due elevazioni, presenta grandi finestre e porta d'ingresso sul lato nord. Anche all'interno la distribuzione degli ambienti, l'atrio, le scale, la tessitura delle murature, ripetono schemi di edifici residenziali, lontani da qualunque intenzione militaresca. La cinta muraria e i baluardi angolari possono considerarsi soltanto elementi tipici del Castello, ma privi di qualsiasi cautela difensiva. La struttura che vediamo oggi dimostra che il castello fu realizzato in fasi costruttive successive: prima la cinta muraria bastionata che si sviluppa su livelli differenti adattandosi alla morfologia della collina, poi il Palazzo vero e proprio al centro del recinto fortificato, il cui prospetto principale è rivolto a nord verso il mare. Infine, la porta d'accesso che si apre sul lato corto del bastione sud-est. Oggi il Castello conserva poco dell'antico fasto a causa della contesa tra i suoi eredi ed il governo, situazione di stallo che certamente non contribuisce al suo degno mantenimento. Attualmente il Castello conserva ancora intatta una sala con uno stemma affrescato sul soffitto ed alle pareti dei medaglioni in marmo accompagnati da delle iscrizioni poste su lapide; tali medaglioni raffigurano quattro membri della famiglia Pettini. Internamente al Palazzo–Castello, ogni stanza è corredata da un camino di fattura rinascimentale e ornata con fregi, statue, affreschi e busti marmorei. Tra quest'ultimi, spiccano le raffigurazioni dei poeti Dante, Virgilio e Tasso, oltre alle sculture che rappresentano le Quattro Stagioni. Una pavimentazione di mattonelle di ceramica dipinte a mano di manifattura siciliana abbellisce sia la gradinata esterna del castello che portava alla porta principale, sia le stanze interne. Dopo un periodo di abbandono, il castello è stato riaperto al pubblico nel 2003 e oggi sono in fase di ultimazione i lavori di restauro che riporteranno l'antica residenza nobiliare, con il suo fastoso giardino, allo splendore originale.

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L'edificio, a due elevazioni, presenta grandi finestre e porta d'ingresso sul lato nord. Anche all'interno la distribuzione degli ambienti, l'atrio, le scale, la tessitura delle murature, ripetono schemi di edifici residenziali, lontani da qualunque intenzione militaresca. La cinta muraria e i baluardi angolari possono considerarsi soltanto elementi tipici del Castello, ma privi di qualsiasi cautela difensiva. La struttura che vediamo oggi dimostra che il castello fu realizzato in fasi costruttive successive: prima la cinta muraria bastionata che si sviluppa su livelli differenti adattandosi alla morfologia della collina, poi il Palazzo vero e proprio al centro del recinto fortificato, il cui prospetto principale è rivolto a nord verso il mare. Infine, la porta d'accesso che si apre sul lato corto del bastione sud-est. Oggi il Castello conserva poco dell'antico fasto a causa della contesa tra i suoi eredi ed il governo, situazione di stallo che certamente non contribuisce al suo degno mantenimento. Attualmente il Castello conserva ancora intatta una sala con uno stemma affrescato sul soffitto ed alle pareti dei medaglioni in marmo accompagnati da delle iscrizioni poste su lapide; tali medaglioni raffigurano quattro membri della famiglia Pettini. Internamente al Palazzo–Castello, ogni stanza è corredata da un camino di fattura rinascimentale e ornata con fregi, statue, affreschi e busti marmorei. Tra quest'ultimi, spiccano le raffigurazioni dei poeti Dante, Virgilio e Tasso, oltre alle sculture che rappresentano le Quattro Stagioni. Una pavimentazione di mattonelle di ceramica dipinte a mano di manifattura siciliana abbellisce sia la gradinata esterna del castello che portava alla porta principale, sia le stanze interne. Dopo un periodo di abbandono, il castello è stato riaperto al pubblico nel 2003 e oggi sono in fase di ultimazione i lavori di restauro che riporteranno l'antica residenza nobiliare, con il suo fastoso giardino, allo splendore originale.
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