Masserano è un piccolo borgo sulle prime colline biellesi, adagiato poco sopra le fertili risaie tipiche della pianura piemontese. Si tratta di un piccolo comune, gli abitanti sono circa 2.000, posto nelle vicinanze dell’imbocco della Valsesia. Ma la vera peculiarità del borgo è la storia, con le ricchissime testimonianze lasciate.
Se il nome compare per la prima volta nel 1141 la cittadina fu nei primi secoli sotto il potere dei Vescovi di Vercelli. Tuttavia nel 1394 il Vescovo di Vercelli Lodovico Fieschi ottenne per la Masserano e il suo contado lo staus di Feudo che intesta al fratello Antonio. La famiglia Fieschi tenne il borgo per circa 4 secoli. Sotto di loro il feudo fu elevato a contea nel 1506, marchesato nel 1547 e addirittura principato nel 1598.
La natura di Feudo Pontificio fece si che il principato divenissse un piccolo Stato indipendente e, grazie alla facoltà di battere moneta concessa alla famiglia Fieschi, il borgo ebbe pure una zecca funzionante dal ‘500 al ‘600. Incredibilmente Masserano, mantenendo le dimensioni di un villaggio, diventa un vero e proprio Stato indipendente, con le classiche funzioni degli Stati. Il Principato nel ‘700 finì nell’orbita dei Savoia e per il borgo iniziò un lento declino.
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