Le strittuledde (stradine strette e tortuose), incrociandosi come una fitta rete da pescatore, indicano il percorso verso le affascinanti Corti e Cortili del borgo antico di Matino. Dimostrazione di un passato dove le persone vivevano in piccole abitazioni con uno spazio in comune tra pile (vasche in pietra) per il bucato, pazzuli (sedili in pietra) per riposarsi, mignani per affacciarsi, granai e siloi per conservare gli alimenti e le fontane pubbliche sinonimo di incontro e condivisione. Strategiche le terrazze perché permettono di godere degli spettacolari tramonti che si tuffano nello splendido mare di Gallipoli. Tanti i luoghi che rendono unico il borgo, tra i più importanti: il palazzo Marchesale, residenza storica dei Marchesi del Tufo che si presenta imponente nel suo gusto neoclassico con tipicità barocche; la chiesa Madre dedicata a San Giorgio patrono della città; l’Arco della Pietà (l’ingresso all’antico borgo), con la sua volta a crociera ogivale che quasi protegge la chiesa adiacente… vero scrigno di bellezza. Non mancano le innumerevoli edicole votive, incastonate nelle murature, esempi di una forte devozione popolare. Una vera città sotterranea testimonia un grande insediamento rupestre rappresentato da diversi ambienti ipogei: cantine, ricoveri per animali con mangiatoie, frantoi che caratterizzavano la vivace attività olearia. Il visitatore trova sotto ai suoi piedi un altro tesoro di inestimabile importanza e il borgo diventa un luogo di arte, cultura e meraviglia rarissimi.
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