I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
ABBAZIA MARTIRI DELLA BENEDICTA

ABBAZIA MARTIRI DELLA BENEDICTA

BOSIO, ALESSANDRIA

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ABBAZIA MARTIRI DELLA BENEDICTA

Narrate, gente,la vostra terra: ascolta il racconto di Céline Cousin

Antica abbazia situata nei pressi di Capanne di Marcarolo, nel comune di Bosio, presso le falde del monte Tobbio (1.092 m) nell'Appennino ligure tra le valli Polcevera e Stura. Le prime informazioni sull'abbazia risalgono all'XI secolo ed è uno dei primi insediamenti monastici nella zona e divenne anche luogo di sosta e di ristoro per chi affrontava pellerinaggi. Dopo l'abolizione dei feudi imperiali con Napoleone nel 1797 la proprietà passò al comune di Parodi Ligure che la utilizzò come cascina. L'ultima proprietaria dell'ex abbazia fu Thea Cattaneo della Volta Spinola, del ramo genovese di San Luca che erano anche i marchesi di Lerma. Dopo l'8 settembre 1943, nei monti intorno alle Capanne di Marcarolo, si rifugiarono numerosi renitenti alla leva, militari che avevano abbandonato l'Esercito e antifascisti. All'inizio del 1944 Capanne di Marcarolo divenne sede del comando della III Brigata Garibaldi Liguria e la Benedicta sede dell'intedenza. Nell’aprile 1944 fu teatro di un cruento eccidio nazifascista in cui persero la vita 147 partigiani. Dopo anni di abbandono i ruderi dell'ex monastero benedettino, luogo della strage, sono stati oggetto di un'opera di restauro e recupero dal 2002 al 2009 che ha portato alla creazione del Sacrario dei Martiri della Benedicta.

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Antica abbazia situata nei pressi di Capanne di Marcarolo, nel comune di Bosio, presso le falde del monte Tobbio (1.092 m) nell'Appennino ligure tra le valli Polcevera e Stura. Le prime informazioni sull'abbazia risalgono all'XI secolo ed è uno dei primi insediamenti monastici nella zona e divenne anche luogo di sosta e di ristoro per chi affrontava pellerinaggi. Dopo l'abolizione dei feudi imperiali con Napoleone nel 1797 la proprietà passò al comune di Parodi Ligure che la utilizzò come cascina. L'ultima proprietaria dell'ex abbazia fu Thea Cattaneo della Volta Spinola, del ramo genovese di San Luca che erano anche i marchesi di Lerma. Dopo l'8 settembre 1943, nei monti intorno alle Capanne di Marcarolo, si rifugiarono numerosi renitenti alla leva, militari che avevano abbandonato l'Esercito e antifascisti. All'inizio del 1944 Capanne di Marcarolo divenne sede del comando della III Brigata Garibaldi Liguria e la Benedicta sede dell'intedenza. Nell’aprile 1944 fu teatro di un cruento eccidio nazifascista in cui persero la vita 147 partigiani. Dopo anni di abbandono i ruderi dell'ex monastero benedettino, luogo della strage, sono stati oggetto di un'opera di restauro e recupero dal 2002 al 2009 che ha portato alla creazione del Sacrario dei Martiri della Benedicta.
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