Per far fronte alla mancata raccolta fondi della primavera, abbiamo drasticamente tagliato le previsioni di spesa ma le stime sulle perdite di fine anno ammontano a 11 milioni di euro.
Pur avendo deciso di sospendere più del 90% dei cantieri previsti nel 2020, i costi per i restauri indispensabili e le manutenzioni dei nostri Beni ammontano a 6 milioni di euro.
È importante garantire la continuità dei nostri progetti educativi e delle attività di gestione e valorizzazione dei luoghi di cui ci prendiamo cura, senza dimenticarci gli oneri che sosteniamo per la sicurezza del nostro personale e dei visitatori.
Il prezzo che la Fondazione sta pagando all’impatto del Covid-19 è altissimo.
La nostra primavera si è trasformata in un gelido inverno, un macigno che ci ha colpiti al cuore: per quasi tre mesi i nostri Beni sono rimasti vuoti e gli eventi sono stati annullati, comprese le Giornate FAI di Primavera. Le attività di conservazione sono state sospese e i cantieri di restauro interrotti.
Eppure siamo rimasti sempre al fianco dei nostri sostenitori grazie a un’intensa campagna di comunicazione web fino a quando, il 22 maggio, i nostri Beni hanno potuto riaprire le porte al pubblico e le attività sono gradualmente ripartite, adeguandosi alle nuove condizioni di fruizione e di lavoro.
Ma le conseguenze del blocco forzato ci hanno lasciato in grave difficoltà; oggi rischiamo di non riuscire a sostenere i nostri progetti. Un danno che mette a rischio la nostra missione e il nostro pieno contributo al Paese.
Sostenendo la missione del FAI, puoi fare la differenza per il futuro del patrimonio culturale del nostro Paese. Solo insieme possiamo rimettere in moto l’Italia con la sua arte, il suo paesaggio, la sua cultura.
Un tuo gesto può renderlo possibile!