73 luoghi salvati, gestiti e valorizzati, pari a circa 84.726 mq di edifici storici tutelati, di cui 17.790 mq di superfici decorate e affreschi restaurati; 55 Beni monumentali e naturalistici aperti al pubblico; 18 Beni in restauro; 6 Beni promossi dai volontari e 2 Beni patrocinati; oltre 143,6 milioni raccolti e investiti in restauri al servizio della collettività.
Oltre 12.5 milioni di visitatori nei nostri beni; 268.795 iscritti; 287 impiegati full time (di cui il 43% ha meno di 40 anni); 128 Delegazioni; 103 Gruppi FAI; 96 Gruppi FAI Giovani; 4 Gruppi ‘FAI Ponte tra culture’; 19 Direzioni regionali; 3 gruppi esteri; oltre 11.716 volontari.
8.628.362 mq di paesaggio protetto; 922.000 mq di terreni agricoli produttivi; 3.286.000 mq di boschi; 1.320.000 mq di pascoli di montagna; 500.000 mq di giardini e parchi storici; oltre 2.500 esemplari arborei di pregio; 11.280 ulivi in tutta Italia.
40.000 libri antichi; 30.000 oggetti d’arte catalogati e protetti.
Più di 3.924.800 studenti coinvolti; oltre 839.500 studenti iscritti al FAI con la loro classe; 489.400 Apprendisti Ciceroni; 1.325.000 hanno visitato i Beni del FAI; 928.400 hanno partecipato a progetti di studio e scoperta del patrimonio artistico e paesaggistico; più di 342.500 studenti hanno partecipato come visitatori alle Giornate FAI per le Scuole.
21 anni di corsi di storia dell’arte organizzati per 15 edizioni; 688 lezioni; più di 11.540 partecipanti; oltre 3.300 studenti; 520 relatori coinvolti; 126 pubblicazioni curate dal FAI; 70 tesi di laurea sui Beni FAI.
12.515.000 visitatori complessivi; più di 15.540 luoghi aperti al pubblico e valorizzati durante le 31 edizioni (nel 2020 non si è svolta a causa dell’emergenza sanitaria); oltre 6.806 città coinvolte; 160.560 volontari e 359.560 Apprendisti Ciceroni; oltre 19.920 volontari della Protezione Civile coinvolti a partire dal 2007.
Più di 39.500 Luoghi del Cuore votati in 10 edizioni; oltre 11.100.000 di voti raccolti; 2.353.932 voti e oltre 6.508 Comuni coinvolti nella decima edizione del Censimento I Luoghi del Cuore (2020); 139 Luoghi del Cuore in 19 regioni italiane a favore dei quali il FAI ha varato un intervento.
96 casi di emergenza sul territorio presi in carico dal FAI negli ultimi tre anni, di cui 32 risolti e 64 in istruttoria.
77 luoghi rappresentativi dell’identità collettiva a rischio, su cui le Delegazioni FAI si attivano per la loro tutela attraverso il progetto “Puntiamo i riflettori”.
Più di 600 aziende sostenitrici ogni anno; oltre 465 iscritte al programma Corporate Golden Donor; collaborazioni con centinaia di istituzioni, dal Ministero alle Regioni, dai Comuni alle Associazioni locali.
Da molti anni sono un donatore fedele del FAI. Un impegno che mi sono assunto, felice di avere la possibilità attraverso la Fondazione di fare un gesto concreto in difesa del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Una risorsa essenziale per l'Italia troppo spesso trascurata e sottovalutata. Per questo ho scelto di sostenere numerosi progetti del FAI, tra cui per l'esempio l'adozione di 4 stanze del Castello di Masino impegnandomi così in prima persona perché la loro ricchezza non andasse perduta insieme alle storie che vi sono conservate. A chi mi chiede se non ritengo che spetterebbe allo Stato assumersi questo impegno, rispondo che ognuno di noi deve fare la propria parte ed io ogni anno sono sempre più felice di impegnarmi in prima persona insieme al FAI. Vivo infatti la mia donazione come un investimento volto a proteggere qualcosa che mi appartiene e che parla anche di me.
Ho adottato un affresco perché l'arte è la sola cosa che rimane all'uomo quando ha dimenticato tutto.
Villa Panza è stata aperta al pubblico, dopo impegnativi lavori, per consegnare alla collettività un patrimonio straordinario. Mi è sembrato meraviglioso poter partecipare a questo miracolo adottando, insieme a Renato, mio marito, una delle "stanze di luce" di Dan Flavin da intitolare a mio padre Giulio.
Oggi c’è un modo nuovo per sostenere i beni culturali aperti al pubblico: ART BONUS, un’agevolazione fiscale che permette di recuperare il 65% delle erogazioni liberali effettuate a favore del patrimonio culturale.