Abbazia di S.Maria di Cerrate | Ph. Filippo Poli | © Archivio FAI

Una donazione al FAI

Un gesto d’amore per l’arte, per il paesaggio, per l’Italia

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Una donazione al FAI è un regalo per noi stessi, per chi verrà dopo di noi, per tutta l'Italia.
Un atto concreto per costruire un’Italia migliore
È nel paesaggio, nella storia, nell’arte che da secoli l’Italia custodisce le radici della nostra identità. Puoi scegliere di destinare il tuo dono al restauro, alla manutenzione di un bene, alla sistemazione di un’area verde… Oppure puoi scegliere di fare una donazione libera e penseremo noi a destinare il tuo contributo laddove ce n’è più bisogno.

Insieme rendiamo l'Italia più bella: sono oltre 148 i milioni che il FAI dal 1975 ha raccolto e investito in restauri al servizio della collettività.

I numeri del FAI, dal 1975 ad oggi

L'Abbazia di S. Maria di Cerrate, Squinzano - Casalabate, (LE)
I Beni

72 luoghi salvati, gestiti e valorizzati, pari a circa 84.726 mq di edifici storici tutelati, di cui 17.790 mq di superfici decorate e affreschi restaurati; 57 Beni monumentali e naturalistici aperti al pubblico; 15 Beni in restauro; 3 Beni promossi dai volontari e 2 Beni patrocinati; oltre 148,6 milioni raccolti e investiti in restauri al servizio della collettività.

Un volontario alla Giornata FAI d'Autunno 2017
Le persone

Oltre 13.6 milioni di visitatori nei nostri Beni; 300.247 iscritti; 304 impiegati full time (di cui il 33% ha meno di 40 anni); La Fondazione è presente sul territorio con più di 374 presìdi locali tra Direzioni regionali, Delegazioni, Gruppi FAI, Gruppi FAI Giovani e Gruppi “FAI ponte tra culture”; 3 gruppi esteri; oltre 13.600 volontari.

La Torre di Montalto sulla Baia di Ieranto, Massa Lubrense (NA)
Il paesaggio protetto

8.629.000 metri quadrati di paesaggio protetto tra cui: 922.000 metri quadrati di terreni agricoli produttivi salvati (oliveti, agrumeti, vigneti, …), 3.300.000 metri quadrati di boschi tutelati, 1.320.000 metri quadrati di pascoli di montagna, 500.000 metri quadrati di giardini e parchi storici valorizzati, 500.000 metri quadrati di macchia mediterranea, otre 2.500 esemplari arborei di pregio conservati, 11.280 ulivi conservati in tutta Italia

Un dettaglio della biblioteca di Guido Monzino a Villa del Balbianello, Tramezzina (CO)
Arredi e collezioni

40.000 libri antichi tutelati; 30.000 arredi e oggetti d'arte catalogati e protetti

Apprendisti Ciceroni alla Giornata FAI d'Autunno
Scuola ed educazione

Più di 4.119.496 studenti coinvolti; oltre 888.050 studenti iscritti al FAI con la loro classe; 520.787 Apprendisti Ciceroni; 1.394.387 hanno visitato i Beni del FAI; 945.100 hanno partecipato a progetti di studio e scoperta del patrimonio artistico e paesaggistico; più di 371.172 studenti hanno partecipato come visitatori alle Giornate FAI per le Scuole.

Ciao
Corsi e pubblicazioni

21 anni di corsi di storia dell’arte organizzati per 15 edizioni; 688 lezioni; più di 11.540 partecipanti; oltre 3.300 studenti; 520 relatori coinvolti; 126 pubblicazioni curate dal FAI; 70 tesi di laurea sul FAI e sui beni FAI.

Le Giornate FAI di Primavera a Roma nel 2016
Giornate FAI di Primavera

13.065.000 visitatori complessivi; più di 16.290 luoghi aperti al pubblico e valorizzati durante le 32 edizioni (nel 2020 non si è svolta a causa dell’emergenza sanitaria); oltre 7.206 località coinvolte con 168.060 volontari e 375.560 Apprendisti Ciceroni; oltre 22.175 volontari della Protezione Civile (dal 2007), della Croce Rossa Italiana (dal 2020) e dei Carabinieri (dal 2020).

I Luoghi del Cuore

Più di 39.500 Luoghi del Cuore votati in 10 edizioni; oltre 11.100.000 di voti raccolti; Più di 39.500 Luoghi del Cuore votati in 11 edizioni del Censimento, 1.500.638 voti raccolti nell’undicesima edizione del censimento I Luoghi del Cuore (2022), oltre 6.508 (l'82,4% dei Comuni italiani) Comuni coinvolti nell’ultima edizione del Censimento (2022); 162 Luoghi del Cuore in 20 regioni italiane a favore dei quali il FAI ha varato un intervento.

Volontaria alla Baia di Ieranto, Massa Lubrense (NA)
Tutela ambientale

13 Beni con apiari, per un totale di 185 arnie. Nella stagione estiva la popolazione massima ospitata è di 10.920.000 api; 14 rondonaie in 3 Beni. È in corso il restauro e la riattivazione di 400 nidi per accogliere altrettante coppie di rondoni così suddivisi: 180 utilizzati, 220 restaurati; 52 cisterne, nuove e storiche, per raccogliere l’acqua piovana e ridurre l’utilizzo di acqua potabile, a fini irrigui, decorativi (fontane) e a fini antincendio

Negozio Olivetti, Piazza San Marco, Venezia
Partner e collaborazioni

Più di 600 aziende sostenitrici ogni anno; oltre 531 iscritte al programma Corporate Golden Donor; collaborazioni con centinaia di istituzioni, dal Ministero alle Regioni, dai Comuni alle Associazioni locali.

Le testimonianze dei nostri donatori
Beniamino è un generoso donatore del FAI dal 1997 e ha adottato quattro stanze al Castello di Masino

Da molti anni sono un donatore fedele del FAI. Un impegno che mi sono assunto, felice di avere la possibilità attraverso la Fondazione di fare un gesto concreto in difesa del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Una risorsa essenziale per l'Italia troppo spesso trascurata e sottovalutata. Per questo ho scelto di sostenere numerosi progetti del FAI, tra cui per l'esempio l'adozione di 4 stanze del Castello di Masino impegnandomi così in prima persona perché la loro ricchezza non andasse perduta insieme alle storie che vi sono conservate. A chi mi chiede se non ritengo che spetterebbe allo Stato assumersi questo impegno, rispondo che ognuno di noi deve fare la propria parte ed io ogni anno sono sempre più felice di impegnarmi in prima persona insieme al FAI. Vivo infatti la mia donazione come un investimento volto a proteggere qualcosa che mi appartiene e che parla anche di me.

Giovanni ha sostenuto numerosi restauri del FAI. Donatore dal 1994

Ho adottato un affresco perché l'arte è la sola cosa che rimane all'uomo quando ha dimenticato tutto.

Renato e Valeria hanno adottato la stanza Dan Flavin "Luce Rossa e Verde" a Villa e Collezione Panza nel 2000

Villa Panza è stata aperta al pubblico, dopo impegnativi lavori, per consegnare alla collettività un patrimonio straordinario. Mi è sembrato meraviglioso poter partecipare a questo miracolo adottando, insieme a Renato, mio marito, una delle "stanze di luce" di Dan Flavin da intitolare a mio padre Giulio.

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Oggi c’è un modo nuovo per sostenere i beni culturali aperti al pubblico: ART BONUS, un’agevolazione fiscale che permette di recuperare il 65% delle erogazioni liberali effettuate a favore del patrimonio culturale.

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