NO. Come per il 5 e 8x1000 è la destinazione di una parte dell’imposta sul reddito (IRPEF) e pertanto non comporta nessun costo aggiuntivo per il contribuente.

Tutte le persone fisiche residenti in Italia (anche persone extracomunitarie con regolare permesso di soggiorno e lavoro) che abbiano maturato nell’anno fiscale un reddito soggetto a tassazione.

SI. Il 2x1000 non sostituisce la quota del 5x1000 e dell’8x1000, ma è una possibilità aggiuntiva.

NO. Si può esprimere solo una preferenza e inserire
il codice fiscale di un solo ente beneficiario.

I contributi verranno ripartiti in modo proporzionale
tra tutti gli enti beneficiari del 2x1000

Se non si firma il contributo andrà direttamente allo Stato, che deciderà come utilizzarlo.

Questa misura fiscale può essere destinata solitamente in favore di uno dei partiti politici che ha aderito al protocollo d’intesa.

Negli ultimi anni però, con decreti legge ad hoc, è stata aperta anche alle associazioni culturali regolarmente (iscritte all’elenco dei beneficiari definito dal Ministero della Cultura) come ulteriore strumento di supporto al settore culturale, tra i più colpiti dalle chiusure causate dall’epidemia COVID-19.

SI. Anche i cittadini esonerati dalla presentazione del
modello CU (ex CUD) possono destinare il loro 2x1000
utilizzando l’apposito modulo allegato alla certificazione unica.

NO. La destinazione del 2x1000 non è una donazione
o un’erogazione liberale, quindi non usufruisce
delle relative agevolazioni fiscali.

NO. Il 2x1000 è un contributo anonimo, perché lo Stato
non trasferisce i dati anagrafici dei contribuenti che hanno espresso la scelta, quindi non è possibile ricevere né la tessera FAI né alcuna comunicazione.