Vinciamo insieme la partita della tutela

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Vinciamo insieme la partita della tutela
difendi l'Italia del tuo cuore

11 ottobre 2010

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La tutela del patrimonio d'arte, matura e paesaggio italiano è una partita che ci vede tutti protagonisti. Una partita che, solo condividendo valori, passioni e sforzi, saremo in grado di vincere. Non poteva che usare una similitudine sportiva il Presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, per spiegare la scelta di sostenere la campagna nazionale di raccolta fondi del FAI “Difendi l'Italia del tuo cuore”. Una scelta che, come ci spiega Andrea Abodi, ben si sposa con i valori che caratterizzano la Lega e con gli obiettivi che si è posta di raggiungere.

Come nasce la partnership con il FAI e su quali valori si basa?
L'incontro con il FAI è nato per caso, ma non a caso. La Lega Serie B vuole caratterizzarsi per la matrice di italianità dei suoi giocatori, per un profilo sportivo fortemente orientato ai giovani e per un forte radicamento sul territorio. Tutti elementi che intendiamo sviluppare anche nell'ambito delle attività di Responsabilità Sociale e la partnership con il FAI ci sembra assolutamente coerente con questa prospettiva.

Spesso il mondo del calcio ha sostenuto campagne di solidarietà. Che legame c'è fra la passione sportiva e la voglia di sostenere cause sociali?
Il calcio è uno straordinario veicolo di comunicazione e mi sembra opportuno che rientri nella sua missione la possibilità di mettere a disposizione la sua capacità di veicolare messaggi positivi a favore delle realtà più fortemente e meritevolmente impegnate in attività socialmente rilevanti. In questo senso non esiste un collegamento automatico tra passione sportiva e la voglia di sostenere cause sociali, ma è responsabilità delle istituzioni sportive, tra le quali la Lega Serie B, cercare di veicolare in modo strutturale questa “energia” a favore di realtà che operano in ambito sociale.

Esiste un parallelismo tra i valori dello sport e i valori della tutela del patrimonio d'arte e natura italiano?
Certamente si, anche se questa corrispondenza di Valori credo rappresenti più una straordinaria potenzialità in gran parte inespressa, che merita un approccio meno incidentale. A questo proposito faccio presente che il Comitato Olimpico Internazionale, il massimo organismo sportivo mondiale, ha individuato nell'impegno in ambito culturale e ambientale gli elementi qualificanti della propria attività, che si integrano virtuosamente con lo Sport. La Lega Serie B intende mutuare questa impostazione, calandola nella sua dimensione e declinandola nella vita associativa in modo strutturale.

Quanto è importante la presenza della Serie B accanto alla Serie A in questa esperienza? Quale il messaggio che la vostra Lega vuole lanciare?
La nascita della Lega Nazionale Professionisti Serie B e della LNP Serie A, che fino a qualche mese fa componevano un unico soggetto associativo, rappresenta per la nostra realtà una opportunità di far emergere tutte le potenzialità della categoria. E questa opportunità vogliamo giocarcela soprattutto sul versante del legame con il territorio e sulla dimensione umana che vogliamo riaffermare in un contesto – quello calcistico – che a volte sembra averla persa.

Così come nel calcio, anche nella vita reale non esistono passioni di serie A e passioni di Serie B. Alcuni dicono che il calcio di Serie B sia più “calcio”. Anche in questo senso, che messaggio la vostra lega vuole lanciare?
Lo slogan che abbiamo scelto per accompagnare la nostra immagine e i nostro contenuti è “Serie B. Tutti i colori della passione”. A questa dichiarazione d'intenti vogliamo associare scelte e comportamenti conseguenti.

Quanto è importante il ruolo del calcio a livello di Lega per trasmettere nel pubblico messaggi di solidarietà come quello del FAI? Può in questo senso il calcio essere visto come un vero e proprio “movimento”?
In un mix di comunicazione che preveda l'utilizzo di tutti gli strumenti di distribuzione dei contenuti, il calcio professionistico può recitare un ruolo molto importante proprio per il coinvolgimento popolare che la nostra disciplina riesce a generare in Italia. Ma è determinante che il calcio non sia solo uno strumento, ma si cali in una dimensione che renda credibile il messaggio che intende veicolare.

La campagna del FAI si chiama “Difendi l'Italia del tuo cuore”. Facile creare la similitudine tra difesa dell'Italia e difesa di una squadra di calcio. Quanto è importante nello sport e nella vita l'impegno a difendere il risultato che si è deciso di raggiungere? Quanto è importante il lavoro di squadra?
In effetti l'attacco al bene comune rappresenta un pericolo costante al quale bisogna saper rispondere sollecitando tutte le sensibilità che la nostra società è in grado di esprimere. Il calcio, in questo senso, rappresenta, con gli altri giochi di squadra, il contesto che può testimoniare l'importanza determinante di un virtuoso equilibrio tra interessi individuali e interessi generali.

Quanto ritiene importanti partnership di questo tipo, capaci di trasportare il messaggio di solidarietà a tantissime persone?
Da questo punto di vista credo sia più importante, in ambito sportivo, imparare soprattutto a perdere, per dare un significato più sano alle vittorie. Nel nostro caso, possiamo dire che questa collaborazione con il FAI deve servire a capire il rischio che tutti noi corriamo di fronte una sconfitta della tutela del nostro patrimonio ambientale, paesaggistico e artistico che renderebbe più poveri tutti gli italiani.

Per quale motivo secondo lei l'amore degli italiani per il proprio Paese non sempre si traduce in un impegno concreto nel tutelarlo e difenderlo?
Credo sia un problema di educazione e di cultura di un Paese, delle sue Istituzioni e dei suoi cittadini. C'è ancora molta strada da fare in questo senso, una strada che si costruisce intensificando le iniziative e mettendole in rete, ma, soprattutto, trovando un equilibrio tra le ragioni dello sviluppo e quelle della tutela dei nostri tesori: arte, ambiente e paesaggio. E lo Sport, con il Calcio a svolgere un ruolo trainante, può e deve recitare un ruolo di primo piano in questo processo di crescita della sensibilità sui temi proposti dal FAI.

Se dovesse raccontare questa iniziativa in termini calcistici che parafrasi userebbe?
C'è una partita che possiamo giocare insieme e insieme possiamo vincere. La posta in palio è l'Italia, l'Italia dei tesori unici al mondo. Un'occasione che non possiamo sprecare!

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