25 giugno 2018
“Luogo dell’anima”: così fu definita la dimora sul Lago di Lugano da Antonio Fogazzaro che qui scrisse e ambientò il suo capolavoro, “Piccolo mondo antico”. Dal 2009, anno di donazione al FAI, Villa Fogazzaro Roi è stata visitabile solo privatamente, per gli iscritti al FAI, e su prenotazione: dal 30 giugno grazie alle opere di adeguamento alla normativa antincendio, indispensabili per l'apertura ufficiale del Bene al pubblico e per la richiesta di riconoscimento museale, sarà finalmente accessibile a tutti, sempre in piccoli gruppi con visita guidata obbligatoria ma non su prenotazione.
Tre gli interventi principali realizzati:
Infine, si è proceduto con la posa in opera di due porte REI di compartimentazione delle aree non museali, una al piano darsena nella cantina e l'altra nella lavanderia.
“Da qui al 2020 puntiamo a raggiungere le 20mila presenze annue – ha dichiarato Giuliano Galli, Area Manager FAI della Lombardia prealpina – Per il 2018 l’obiettivo è fissato a quota 10mila visitatori”. Traguardi da raggiungere che si accompagnano a un progetto più ampio di redistribuzione interna degli ambienti della villa al fine di proporre al pubblico nuovi spazi di accoglienza, oltre alla biglietteria.
Nel corso del 2019 saranno, infatti, adibite delle aree per la valorizzazione volte al racconto della dimora, mentre è già fruibile la ‘grotta’ composta dai due locali a piano lago, opportunamente illuminati e arredati con delle panchine, che inviterà a prendersi il proprio tempo a Villa Fogazzaro, godendosi il panorama e incontrando l’anima del luogo che ispirò lo scrittore.
Per gli interventi a Villa Fogazzaro Roi si ringraziano Matteo Cusan, la Fondazione Araldi Guinetti, Claudio e Simona Zampa, FAI Swiss.
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