Viaggio nell’Italia virtuosa. A Ferrara si vive la musica nei luoghi di cultura

Viaggio nell’Italia virtuosa. A Ferrara si vive la musica nei luoghi di cultura

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Viaggio nell’Italia virtuosa. A Ferrara si vive la musica nei luoghi di cultura
Focus

05 ottobre 2021

Nella dodicesima tappa del viaggio di Giuliano Volpe arriviamo nella rinascimentale Ferrara dove l’associazione culturale “Bal’danza” ha l’obiettivo di avvicinare tutti – grandi e piccoli - alla musica e alla danza, ma sempre cercando di favorire la conoscenza della città e del territorio.
“Suonare un quadro, danzare la parola, fotografare il suono”.

Questo è uno dei motti di una associazione che ci porta nella bella ed elegante città di Ferrara. E ancora: “Vivere la musica nei luoghi della storia e della memoria”, oppure “Studio, ricerca, ascolto, incontri: molte strade nel mondo dell’arte”.

Molti altri sarebbero gli slogan che bene illustrano lo spirito e la prassi di Bal’danza, l’Associazione culturale nata nel 2004, che raccoglie alcuni attivi volontari (tra cui anche la presidente regionale del FAI Emilia Romagna Carla Di Francesco, tra i fondatori dell’associazione), appassionati di musica, di danza e di arte che cercano di incrociare le varie espressioni artistiche in una proposta culturale organica, olistica, inclusiva. La peculiarità consiste nell’elaborare e realizzare numerosi progetti musicali con e non solo nei diversi luoghi della cultura ferraresi: musei come l’Archeologico Nazionale o Casa Romei, chiese come la Basilica di S. Maria in Vado o la Cattedrale, il Castello Estense, la Pinacoteca Nazionale, il Teatro Comunale e altri ancora. Quindi musei, pinacoteche, chiese non utilizzati solo come luoghi, come spazi, come contenitori (o come location, per usare un’espressione tanto diffusa quanto insopportabile), ma veri partner di progetti di ricerca, di sperimentazione e di educazione all’ascolto che fondono la musica con gli aspetti propri di quei monumenti, della loro storia, delle tante trasformazioni stratificate nel corso dei secoli.

Come sottolineano Valeria Conte Borasio e Romano Valentini, gli appassionati e competenti presidente e direttore artistico di Bal’danza, la loro è soprattutto una forte “adesione al territorio”, e specificamente alla storia e ai personaggi di Ferrara. Particolare è l’attenzione riservata ai giovani e ai bambini, come dimostrano i tanti specifici progetti a loro dedicati. Ne sono un esempio Artisticioèamici, che ha previsto giornate di studio in comune tra giovani esordienti e concerti finali o i laboratori che, anche attraverso il gioco e formule "vive", cercano di avvicinare i più piccoli alla musica, come La Compagnia di Orlando, letture sonore con musiche rinascimentali sui personaggi dell’Orlando furioso svolto al Museo archeologico e alla Pinacoteca.

L’obiettivo è certamente quello di avvicinare tutti alla musica e alla danza ma sempre cercando di favorire la conoscenza della città e del territorio: come nel caso del progetto Leonello e le Muse, uno dei tanti elaborati da Bal’danza con la precisa volontà di “essere utili”. Suoni musicali, prodotti da i più diversi strumenti, ma anche suoni della città, delle campagne e dei boschi. Suoni ai quali si rischia di non essere più abituati in un frastuono che confonde.

In una fase in cui troppo spesso ci si chiude negli specialismi e in ambiti ristretti e separati (i musei, le arti figurative, l’archeologia, le architetture, la musica, il teatro, il cinema) da Ferrara viene un invito forte a ‘mischiare le carte’, a far incontrare generi e generazioni, a “incontrare per conoscere”: mi piace chiudere con un altro degli efficaci motti di Bal’danza che indica la forte volontà di impegno culturale e civile al servizio di tutti.

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