16 novembre 2019
Venezia sta affondando. La preziosa città lagunare, unica al mondo e patrimonio dell’UNESCO, è sotto l’acqua. I danni non sono quantificabili.
Venezia è per sua natura una città fragile, oggi è una città in ginocchio. Non è solo un’emergenza nazionale, ma mondiale.
«Le immagini di piazza San Marco invasa, in un quadro spettrale, dalle onde e da raffiche da mar Egeo erano agghiaccianti – afferma il vicepresidente Marco Magnifico.
Ho pensato che ci voleva un gesto forte che facesse sentire a Venezia il nostro amore e il nostro legame con lei; e così abbiamo convocato un Consiglio d'Amministrazione straordinario, il primo della nostra storia fuori da Milano - per mercoledì 20 novembre alle 11,30 a Casa Bortoli che proprio il giorno dopo, in occasione della festa della Madonna della Salute, aprirà ufficialmente al pubblico.
Il Consiglio approverà un documento su Venezia che alle 12 sarà letto dal Presidente alle autorità locali e ai giornalisti invitati nella nostra calda e accogliente casa affacciata sulla grande chiesa della Salute. La chiesa fu promessa dal doge nel 1630 alla Madonna mentre infuriava la tremenda epidemia di peste che decimò l'Europa e fu poi consacrata qualche decennio più tardi. Ogni 21 novembre Venezia si stringe alla sua Madonna della Salute in ricordo di quella tragedia.
Oggi la tragedia si ripete per colpe che in grandissima parte sono riconducibili a noi uomini. Serve una presa di coscienza davanti al terrore sollevato da ciò che si è visto. Sapremo reagire? Sapremo salvare la più bella, amata e fragile città del Pianeta? Ciò che abbiamo visto e che i veneziani hanno vissuto con eroismo deve farci riflettere molto ma molto profondamente.
La Natura, per svegliarci, non poteva scegliere bersaglio più adatto: la più bella, amata e fragile città del Pianeta!»
Non è la prima volta - e non sarà l’ultima - che il FAI chiede che si faccia qualcosa di concreto per la città di Venezia. Il nostro grido di allarme ora è ancora più forte.
Non c’è più tempo per tergiversare. Il mondo non potrà perdonarci.
Venezia non può morire, Venezia vive!
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