01 ottobre 2009
Partecipare a un'azione di grande significato civile e al tempo stesso offrire un contributo economico di decisiva importanza per la tutela e la salvaguardia del nostro paesaggio. Tutto questo è possibile semplicemente inviando un SMS, da domenica 4 a domenica 25 ottobre, al numero 48548 da ogni cellulare personale Tim, Vodafone, Wind e 3 o con una chiamata da telefono fisso Telecom Italia.
Parte da Assisi, proprio nel giorno in cui si festeggia San Francesco, la riscossa del paesaggio italiano guidata dal FAI che, per l'occasione, lancia la campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “La Terra di Francesco”. Una campagna dedicata al restauro di un luogo-simbolo come il Bosco di San Francesco ad Assisi, donato al FAI nel 2008 da Intesa Sanpaolo.
Sostenere con un SMS al 48548 “La Terra di Francesco” significa infatti inviare un messaggio d'amore a tutto lo splendido paesaggio italiano che ci circonda, sempre più minacciato e degradato dall'avanzata del cemento.
Il progetto di recupero e riqualificazione di questo straordinario ambiente italiano, che richiede un investimento di 2.500.000 euro ed è affidato allo Studio di Architettura Salvatici-Ripa di Meana di Perugia, permetterà a tutti gli elementi che lo compongono, dagli alberi agli edifici, dagli uliveti al sottobosco, di riacquistare la loro identità originale, consentendo così a milioni di visitatori di vivere concretamente un luogo dove la natura, la storia e lo spirito si fondono in un'unica, ineguagliabile emozione. Sarà l'altra metà di Assisi: identica a come la conobbe Francesco.
“Il paesaggio è un valore che rende unico il nostro Paese – ha spiegato la Presidente FAI, Giulia Maria Mozzoni Crespi – che lo rende un vero e proprio ‘museo diffuso' amato e apprezzato da tanti turisti che ogni anno vengono ad ammirarlo. Il paesaggio rappresenta le nostre radici e la nostra memoria ma, al tempo stesso, il futuro dei nostri giovani. Il paesaggio, infatti, è un bene comune non rinnovabile e, proprio per questo, da tutelare a ogni costo. Esattamente il contrario di ciò che accade in Italia, dove ogni anno un ‘mostro' di cemento ampio come Piazza San Pietro e alto come il monte Everest copre le aree verdi del nostro Paese. A oggi, già il 60% delle aree di pianura sono state cementificate. Una situazione grave, destinata a peggiorare ulteriormente a causa del cosiddetto ‘Piano Casa', la legge, peraltro non dibattuta in Parlamento, con la quale il Governo ha demandato alle Regioni la possibilità di legiferare direttamente. Sono già 12 le Regioni che si sono attivate, mettendo a rischio la sopravvivenza di centri storici, parchi e aree naturali. Altrettanto preoccupante è il rinvio dell'entrata in vigore del Codice dei Beni Culturali che affida alle Soprintendenze il diritto di veto sugli interventi che coinvolgono le aree protette”.
Di fronte a questa situazione, risulta evidente la necessità di diffondere tra gli italiani l'esigenza di difendere e tutelare il nostro paesaggio, esattamente come San Francesco predicava ad Assisi, parlando con i fiori, gli uccelli e gli alberi. “Anche perché difendere il paesaggio – conferma la Presidente Crespi – significa tutelare il turismo di qualità, che si contrappone al ‘turismo mordi e fuggi' che si sta affermando sempre di più nel nostro Paese, e che rappresenta uno dei pilastri su cui può basarsi il rilancio economico dell'Italia. Tutelare il paesaggio significa poi tutelare la tipicità della nostra agricoltura fatta di risaie, filari di pioppi, vigneti, oliveti, aranceti, e significa tutelare l'assetto idrogeologico di alcune aree del nostro Paese proprio per evitare catastrofi come quella in corso a Messina”.
La riscossa del paesaggio italiano, quindi, non poteva che partire da Assisi, la casa di colui il quale la Presidente FAI definisce “il primo ecologo della Storia”: San Francesco. “Questo nostro appello – conclude Giulia Maria Mozzoni Crespi – nasce sotto l'egida di un uomo che seppe contrapporsi alle convenzioni, parlare agli uccelli, esaltare, attraverso umiltà e povertà, la gloria del creato”. Un messaggio d'amore, appunto.
Un messaggio che è stato già raccolto da tante Istituzioni e Fondazioni, Aziende e Media Partner che hanno deciso di sostenere il nostro progetto. Siamo solo all'inizio, c'è ancora molto da fare. Per questo, ogni aiuto è fondamentale.
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