08 marzo 2017
“Un buon segno che ci giunge da chi ha colto come un'occasione la proposta che abbiamo fatto all'intera città e intende essere protagonista di questo percorso per il rilancio turistico e culturale di Varese”: così ha commentato l'assessore alla Cultura Roberto Cecchi, che ha realizzato il documento che raccoglie le linee guida e gli indirizzi strategici.
Il piano si concentra su natura, aree protette e paesaggi naturali; borghi e patrimonio immateriale; cultura diffusa, poli museali minori e spettacolo; cammini e itinerari religiosi. Si articola in 4 sezioni:
Inoltre, ampio spazio è dato alle attività di comunicazione per la nascita di un brand del territorio e all'elaborazione degli strumenti di gestione: regole precise e chiare che favoriscano e semplifichino le azioni collegate allo sviluppo turistico.
Dopo una prima fase di ascolto e discussione, finalizzata a generare alternative a quanto proposto dall'amministrazione, si passa ora all'organizzazione di gruppi tematici per procedere il prima possibile alla concretizzazione delle idee prevedendo anche l'istituzione di una consulta permanente per seguire l'attuazione del piano. “Vogliamo creare le condizioni per la narrazione del territorio e far conoscere Varese – ha sottolineato Roberto Cecchi – La cultura è l'elemento centrale e il turismo deve essere compatibile ma capace di generare sviluppo e ricchezza orientato verso i giovani.”
“Nel nuovo bilancio comunale – ha dichiarato Davide Galimberti, sindaco di Varese – finalmente c'è un aumento per gli investimenti in cultura e turismo pari a circa 300.000 euro, segno di quanto crediamo in questo settore.” Una scelta che conferma la consapevolezza nelle potenzialità, anche in termini economici, del territorio. Sono, infatti, 130 i milioni di turisti che nel 2012 hanno visitato l'Italia spendendo oltre 32 miliardi nel nostro Paese, a fronte dei 20 miliardi spesi dagli italiani all'estero. Flussi che però si concentrano in poche località: diventa, quindi, necessario offrire una maggior diversificazione delle destinazioni possibili mirando a collocare Varese tra le prime 10 città turistiche in Italia puntando anche su realtà come Villa e Collezione Panza, bene del FAI che tende a rappresentare il centro propulsore del territorio.
Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale fornirsi di una regia che si confronti con la città e che sia in grado di riconoscere e far riconoscere i valori di Varese in una prospettiva di sviluppo, oltre che di protezione, avendo come obiettivo un miglioramento sensibile della qualità dei luoghi così da renderli un'attrattività e, dunque, una destinazione turistica. La pubblica amministrazione deve porsi al centro dell'azione favorendo un turismo che non sia solo promozione ma un insieme coordinato di attività, ben descritto dalla Commissione Europea:
“E' valorizzazione del tessuto storico culturale. Tutela del paesaggio, restauro e manutenzione del patrimonio artistico, ma anche abitativo e residenziale; è trasporti e accessibilità; è organizzazione del tessuto sociale; il tutto inquadrato in un contesto di: compatibilità economica, sostenibilità ambientale, capacità organizzativa, intraprendenza imprenditoriale; efficace rispetto e moderna tutela del territorio e di tutte le sue risorse; efficienza delle procedure, delle strutture urbane e regionali fino all'affermazione della ‘città intelligente'. (…) Il turismo è nella sue essenza la capacità di portare, in modo competitivo, il complesso delle innumerevoli risorse locali sul mercato globale.”
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis