13 ottobre 2016
“17 settembre, una giornata diversa dalle solite! Alle ore 14.00 ci siamo trovati noi, partecipanti di varie province lombarde (presenti pure i presidenti ENS Milano e Brescia, Castelnuovo e Pedrali), presso l'ingresso di Villa Panza a Varese, dimora settecentesca incantevole. Ci hanno accolto subito due carine interpreti LIS della provincia di Varese, Francesca ed Eliana, oltre al personale della reception FAI, molto gentile e premuroso (alcune addette ci hanno pure accompagnate lungo il percorso guidato). La cortesia e la professionalità del personale del FAI sono impagabili!
Mi è stato consegnato, su mia richiesta, un tablet molto interessante perché accessibile per noi non udenti: era, infatti, possibile visualizzare la guida, ben dettagliata, sulla villa tramite il video con LIS o i sottotitoli. E' molto utile perché dà la possibilità di conoscere gli ambienti della villa anche senza la presenza delle interpreti LIS, quindi con maggiore autonomia.
Bisogna solo fare un grande applauso alla direzione FAI di Villa Panza per lo sforzo tecnologico, perché sono rari i musei o le dimore storiche che pensano alle nostre difficoltà di apprendimento culturale, dovute al problema uditivo.
La visita è stata interessante perché è basata principalmente sui colori e sulle prospettive: si sono potuti ammirare vari quadri, per lo più monocromi, con particolarità tali da ingannare i nostri occhi grazie alle abilità molto originali degli artisti. Per chi ama l'arte contemporanea c'è un'interessante collezione di artisti statunitensi, come le installazioni ambientali di James Turrell, Robert Irwin e Maria Nordman e le numerose tele monocromatiche di Phil Sims, David Simpson. Ci sono anche le fotografie di Wim Wenders.
Dopo aver visitato numerosi e armoniosi ampi locali, siamo andati nelle stanze illuminate dalle opere di Ian Flavin: molto affascinanti ed emozionanti per ... i giochi di luce. Siamo rimasti un po' sbalorditi perché non capivamo se i nostri occhi riuscivano a individuare la realtà per il continuo cambio dei colori e delle prospettive, tanto è vero, per esempio, che in un ambiente non riuscivamo a riconoscere l'uscita o l'entrata. Un peccato non poter fotografare quei locali pieni di magia per problema di diritti di autore!
Alla fine siamo usciti nell'enorme parco di ben 33mila metri quadrati (anch'esso impreziosito da opere d'arte che si integrano con la natura circostante) da dove era possibile ammirare tutta la città di Varese . Certamente se qualcuno desidera partecipare alla visita, anche da solo, sarà ben accolto dalla reception e tramite il tablet, fornito gratuitamente, sarà autonomo per visitare Villa Panza.
Concludendo, devo ribadire che Villa Panza è un bellissimo edificio ricco di fascino e magia, senza trascurare la pace del giardino. Tutti i partecipanti erano soddisfatti per aver vissuto un'esperienza nuova, tra giochi di colore e prospettive ingannanti.”
Olivo Consigliere regionale ENS Lombardia
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