09 aprile 2007
Realizzazione di una rete-laboratorio, mappatura pubblica degli scempi derivanti dalla cementificazione, ideazione di una strategia di prevenzione che garantisca un monitoraggio capillare delle trasformazioni del territorio, organizzazione di un convegno entro l'estate. Basta leggere gli impegni principali individuati nel programma del nuovo Coordinamento per la difesa del paesaggio toscano per capire come il progetto sia più che serio.
Nato ufficialmente domenica 25 marzo, nel corso di una riunione a Firenze a cui hanno partecipato anche il FAI, Italia Nostra e WWF, il Coordinamento è guidato da Alberto Asor Rosa ed è composto da tutti i 75 comitati di base e di lotta sorti spontaneamente sul territorio, dopo il caso di Monticchiello, per combattere le minacce al paesaggio lanciate dalla cosiddetta “cementificazione selvaggia”. Una vera e propria organizzazione “dal basso”, che alza la propria voce sottolineando l'efficienza non sempre all'altezza delle istituzioni locali.
Pur non presente all'incontro, perché impegnata nella Giornata di Primavera, la Presidente FAI, Giulia Maria Mozzoni Crespi, ha voluto comunque partecipare ai lavori attraverso una lettera che è stata letta nel corso della riunione da Costanza Pratesi, responsabile Ufficio Studi del FAI, e alla presenza del Consigliere FAI Dott. Paolo Baratta. Dopo la testimonianza della “solidarietà mia e del FAI per la nobile battaglia che state conducendo e a cui fermamente ci associamo”, dalla lettera della Presidente emerge l'importanza di custodire quelle “unicità” del nostro Paese “che ci distinguono dagli altri Paesi dell'Europa e del mondo”, e che rappresentano “la nostra più vera ricchezza, che non dobbiamo distruggere per un immediato guadagno e con la scusa di creare lavoro”.
Da Giulia Maria Mozzoni Crespi arrivano poi, puntuali, le proposte concrete: “Bisogna ridare alle Soprintendenze – si spiega nella lettera - un ruolo centrale nella progettazione della tutela del territorio revocando, a quei Comuni che l'hanno avuta dalle Regioni, la sub-delega alla tutela del territorio e del Paesaggio”. A fianco a questo, secondo la Presidente FAI è fondamentale anche gestire questi nostri preziosi beni “con un saggio turismo ricco di iniziative”, aiutando l'agricoltura e promuovendo l'artigianato.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis