24 gennaio 2018
Roberto Sartor è fotografo, guida ambientale escursionistica e progettista in ambito didattico. Con l'associazione Chiocciola la casa del nomade si occupa di educazione al paesaggio e gestisce il Musss, Museo Naturalistico e Centro di Educazione Ambientale di Pennabilli, nell'Appennino Romagnolo, una realtà viva, che offre a scuole e famiglie esperienze di apprendimento attraverso la natura.
Roberto, come coniughi il tuo lavoro di fotografo e di guida ambientale escursionistica?
Oggi, come guida ambientale, mi occupo di comunicazione legata ai temi dell'ambiente e continuo a credere che un'immagine dica di più di mille parole. Mi occupo anche di didattica del paesaggio, del patrimonio culturale, di cittadinanza e propongo la fotografia come esercizio, perché, al di là della ricerca estetica, per me la fotografia è stata prima di tutto uno strumento di lettura di ciò che mi circondava.
Cosa ti ha maggiormente colpito delle fotografie del Torneo del paesaggio?
Mi sono divertito a scorrere le immagini di questi giovani fotografi. E' stato davvero un viaggio tra i patrimoni sconosciuti d'Italia, da nord a sud. Gli studenti hanno scelto una varietà di soggetti non banale - comprendendo tra questi beni storici, paesaggi, vedute, tradizioni, citazioni, evocazioni - dimostrando che la valorizzazione parte proprio dalla sensibilità con cui percepiamo il mondo.
Liceo Artistico Celio Roccati di Rovigo - Classe 1 E
Nickname: le_nice
Ho scelto questa immagine, non solo perché mi ricorda uno dei fotografi italiani che amo maggiormente (Luigi Ghirri), ma anche perché la luce scelta esprime con forza l'atmosfera in cui il soggetto è immerso. Un casale di campagna, forse simile a molti altri, diventa emblema dell'abbandono di terre, di mestieri, di storie, di saperi, di stili di vita. Un patrimonio materiale che ci ricorda che con esso rischiamo di perdere anche la memoria di elementi non visibili e intangibili.
IPSSA Dea Persefone di Locri - Classe 3 G
Nickname: Morena 3
Questa immagine mi ha colpito per la scelta del soggetto che ci ricorda come l'uomo sia capace di attribuire valore simbolico e spirituale alla natura. E poi c'è la luce, la migliore che gli autori potessero trovare, capace di evocare le storie e le leggende legate a questa misteriosa pietra.
IPSIA G. Benelli di Pesaro - Classe 2 A ORV
Nickname: Tryo Moldavø
Ho selezionato questa immagine perché gli autori sono stati capaci di andare oltre lo scatto fotografico e si sono chiesti in quale modo avrebbero potuto comunicare in maniera efficace il valore del bene. Un'architettura moderna, probabilmente difficile da capire, attraverso l' ”intrusione” dell'autore, viene rielaborata anche grazie all'uso di un altro linguaggio di rappresentazione, che dialoga con la fotografia.
Liceo Scientifico e Linguistico Elio Vittorini di Gela - Classe IV AA
Nickname: Route68
Questa fotografia rappresenta il valore della socialità, del tempo lento passato assieme, della piazza come luogo di incontro. Come nelle citazioni che gli autori hanno utilizzato per motivare la loro scelta, l'immagine accompagna lo spettatore in un viaggio nel tempo, nei desideri e nei ricordi, in quelle emozioni che ci tengono legati ai luoghi.
Liceo Scientifico L. Siciliani di Catanzaro - Classe III A
Nickname: TEAM BAT
Gli autori di questa fotografia ci propongono coraggiosamente un bene culturale fatto di tecnica, di ingegneria, di ferro e cemento. Ma questo ponte rappresenta anche il sogno di un'impresa, un'idea di progresso che oggi i ragazzi chiedono venga mantenuta e valorizzata, che sia di esempio anche per altri patrimoni.
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