SOS Paesaggio: stop alla terza pista di Malpensa

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SOS Paesaggio: stop alla terza pista di Malpensa
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25 luglio 2014

Dopo anni di battaglie da parte di comitati, associazioni ambientaliste ed enti locali, è stata messa per ora la parola fine sul Masterplan Malpensa, il progetto di ampliamento dello scalo milanese, in discussione da anni, che prevedeva la realizzazione a Malpensa di una terza pista, di un polo logistico e di altre opere aeroportuali.

Con il provvedimento del 18 luglio scorso il Ministero dell'Ambiente ha archiviato la procedura dopo che ENAC, che aveva proposto il progetto insieme a SEA, ha bloccato la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) affermando che il “quadro rappresentato nello studio depositato all'inizio della procedura di VIA appare oggi sostanzialmente cambiato al punto tale da influenzare la stima degli impatti sul territorio; inoltre fattori esterni hanno comportato la rimodulazione del Masterplan, sia per gli aspetti progettuali sia per quelli ambientali, ed una conseguente rimodulazione della tempistica relativa alla realizzazione del progetto stesso”. Va però detto che ENAC si riserva di presentare una nuova istanza di VIA una volta attualizzati gli studi ambientali e quindi prossimamente la terza pista potrebbe essere nuovamente inclusa nel nuovo Masterplan.

Il progetto di ampliamento di Malpensa

Si conclude così un percorso molto lungo e travagliato iniziato nel 2009 con la redazione del Masterplan in cui SEA aveva incluso la nuova terza pista come investimento per sostenere lo sviluppo del traffico nel lungo periodo, prevedendo l'allargamento dell'area aeroportuale di 330 ettari, oltre alla realizzazione di una nuova rampa per il decollo e l'atterraggio e la costruzione di un polo logistico da 4 milioni di metri quadrati di area demaniale.

Le conseguenze ambientali

In questa fase, nel luglio 2011, FAI, WWF, LIPU e Italia Nostra hanno depositato presso il Ministero dell'Ambiente le osservazioni sul Masterplan nelle quali si rilevava il grave impatto paesaggistico e ambientale in quanto il nuovo progetto avrebbe portato ad una notevole riduzione dell' area del Parco Lombardo della Valle del Ticino riconosciuto area “MAB” (Man and Biosphere) dall'Unesco. L'area dove sarebbe stata realizzata la terza pista, infatti, è una brughiera molto preziosa attraversata anche da Via Gaggio, una strada particolarmente importante per la presenza di habitat di pregio, recuperata dai cittadini negli anni ‘90 ed oggi destinata a percorso ciclo-pedonale, che ha grande valenza storica, naturalistica ma soprattutto identitaria per la popolazione del luogo. Senza contare gli ulteriori e gravi disturbi arrecati all'avifauna migratoria essendo l'aeroporto di Malpensa fonte di inquinamento sia acustico che atmosferico. L'aggiunta della terza pista avrebbe portato il traffico aereo e i disturbi ancora più a ridosso del fiume, riducendo al minimo la porzione di area naturale.

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