01 febbraio 2007
Fra intrighi e rivolte, anche a Villa Della Porta Bozzolo tra popolani, mercanti, dame e nobiluomini, si rivive la realtà rivoluzionaria del Settecento. La splendida cornice naturale della Villa fa da sfondo alla ricostruzione dell'epoca segnata dei grandi sconvolgimenti politici, sociali e culturali.
L'Europa del Settecento mostra importanti segni di dinamismo, da un lato per l'aumento demografico che ha determinato la crescita della produzione manifatturiera soprattutto dagli anni Quaranta, dall'altro per i grandi commerci internazionali favoriti dal colonialismo europeo. Grandi trasformazioni si hanno anche in ambito sociale per il nuovo ruolo economico e politico rivendicato dalla borghesia nei confronti dell'aristocrazia.
Il primo ambito in cui emerge il cambiamento è quello politico. A parte le eccezioni di Olanda e Inghilterra, in Europa il modello dominante è quello dell'assolutismo, che diventa “illuminato” quando, dopo il 1760, i monarchi cominciano a distinguersi per il modo di governare. Influenzati dallo spirito illuminista, i sovrani europei si impegnano per il benessere di tutti i sudditi e non solo per compiacere la nobiltà. Avviano così politiche di riforme volte alla risoluzione dei nuovi problemi economici e sociali dello stato moderno.
La crescente laicizzazione della società e la diffusione della nuova tendenza culturale influenzano l'amministrazione complessiva dello stato. Anche la politica religiosa seguita dai monarchi europei è dettata dall'esigenza di affermare l'autorità politica ed economica dello Stato sulle istituzioni ecclesiastiche. Si cerca di attaccare la proprietà terriera ecclesiastica e di ridurre numericamente il clero regolare. Ove possibile, le istituzioni statali, assistenziali, sanitarie e scolastiche, si contrappongono a quelle ecclesiastiche, giudicate arretrate e inefficienti.
Le nuove tendenze culturali portate dall'Illuminismo hanno ispirato le grandi rivoluzioni di fine secolo di americani e francesi che si ribellarono proprio in nome dei principi illuministici. La massima espressione del nuovo movimento politico e sociale si manifesta nella Rivoluzione Francese iniziata nel 1789 sulle dottrine di Montesquieu e Rousseau, per affermare l'uguaglianza giuridica di tutti i cittadini, abolire il regime feudale e porre le basi dello stato moderno. È questo il momento della “proclamazione dei diritti dell'uomo e del cittadino”, con la caduta dell'ancien regime.
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