Senza il "silenzio rifiuto" più dubbi che certezze

Senza il "silenzio rifiuto" più dubbi che certezze

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Senza il "silenzio rifiuto" più dubbi che certezze
WWF

19 ottobre 2012

Il Disegno di legge semplificazioni prevede l'eliminazione del “silenzio rifiuto” per il permesso di costruire in aree sottoposte a vincoli ambientali e paesaggistici e culturali. Se l'amministrazione competente non esprime un parere entro 45 giorni il permesso a edificare è automaticamente concesso.

Secondo FAI e WWF l'eliminazione del “silenzio rifiuto” rischia di creare più dubbi che certezze se non si attribuisce al silenzio “un esplicito e ufficiale valore di diniego”.

Per FAI e WWF è possibile tutelare i beni culturali, paesaggistici e ambientali solo se le amministrazioni che hanno questo compito di organici e risorse economiche adeguate e non ricorrendo all'ennesimo “bizantismo giuridico in materia di silenzio”.

L'articolo 13 del Disegno di legge riduce i termini per il rilascio del parere dagli attuali 90 giorni a 45. Secondo FAI e WWF, però, questa disposizione potrà trovare applicazione solo dopo che le Regioni avranno adeguato le loro pianificazioni paesaggistiche d'intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Dato che oggi questa pianificazione congiunta non è stata attuata, è indispensabile che il termine per esprimere il parere da parte delle Sovrintendenze in materia paesaggistica rimanga di 90 giorni. FAI e WWF chiedono di nuovo che si apra davvero la stagione della nuova pianificazione paesistica con il rafforzamento, anche economico, delle Sovrintendenze: è la loro cronica debolezza per mancanza di risorse e di personale a causare questo problema.

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