27 settembre 2021
La grave crisi economica del FAI dovuta alla pandemia e la conseguente scarsa affluenza di pubblico ci ha portato a considerare anche Airbnb per aumentare le visite: la collaborazione con Airbnb, che ha avuto risonanza su social e media nazionali, è appena iniziata e scade il 31 dicembre 2021. Non è un accordo oneroso da parte nostra, anzi la piattaforma californiana si è impegnata a sostenere la missione della Fondazione, perché tutte le esperienze che promuove fanno parte della categoria “Airbnb per il sociale”.
Nella sezione “Esperienza” la piattaforma promuove, infatti, le visite ai Beni FAI, in particolare Villa Necchi Campiglio a Milano, il Negozio Olivetti a Venezia, le Saline Conti Vecchi a Cagliari, il Bosco di San Francesco ad Assisi, il Giardino della Kolymbethra ad Agrigento, il Castello di Avio a Sabbionara d'Avio (TN), I Giganti della Sila sull’altopiano della Sila in Calabria, l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce e Parco Villa Gregoriana a Tivoli.
In base all’accordo, Airbnb promuove anche il pernottamento nelle sole due proprietà del FAI dotate di locali attigui, non monumentali, rigorosamente estranei al percorso di visita: una piccola casa di pescatori, rimasta disabitata dopo la scomparsa dei precedenti inquilini, nel borgo di San Fruttuoso a Camogli (GE) e quattro stanze del sottotetto di Villa dei Vescovi sui Colli Euganei (PD). Queste camere erano destinate alla zona notte della famiglia Olcese (che nel 2005 ha donato la Villa al FAI); essendo impossibile dotarle dei requisiti di sicurezza indispensabili per l’apertura al pubblico, hanno conservato la destinazione originaria. Si tratta dunque di un’attività ricettiva svolta in spazi o luoghi che non possono per caratteristiche intrinseche avere vocazione museale né far parte del percorso di visita.
In entrambi i casi offriamo un’esperienza più completa rispetto alla semplice visita al Bene della Fondazione, tra l’altro in località con pochissime strutture ricettive nelle immediate vicinanze. Per chi è iscritto al FAI, riserviamo una riduzione del 10% come vantaggio incluso tra le numerose opportunità offerte dalla tessera FAI.
Il FAI è un ente privato senza scopo di lucro che, per sostenere le enormi spese di manutenzione dei monumenti affidatigli e per perseguire i propri scopi istituzionali, oltre alle quote associative, ai biglietti d’ingresso e alle campagne nazionali di raccolta fondi, svolge anche un’attività commerciale limitata e non prevalente, (bookshop, caffetterie e, solo in questi due Beni a San Fruttuoso e sui Colli Euganei, possibilità di pernottamento).
Dal 2013 il FAI ha avviato una partnership per la gestione di queste due proprietà con The Landmark Trust, tra i principali enti britannici non-profit che da oltre 50 anni si dedica al recupero e alla conservazione di edifici storici (più di duecento monumenti salvati e restaurati) rendendoli poi disponibili per un soggiorno di vacanza. Oltre ai due Beni del FAI in questione, il Landmark opera con altre importanti realtà del nostro Paese.
La collaborazione tra FAI, The Landmark Trust e Airbnb è nata per valorizzare il nostro patrimonio culturale e sostenerne la cura e tutela.
Con il sostegno alla missione del FAI, Airbnb dà una testimonianza concreta del suo impegno a favore del patrimonio italiano.
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