11 aprile 2019
Il prossimo 13 aprile, in occasione della Festa di Primavera a Schio, in provincia di Vicenza, riaprirà al pubblico dopo un lungo intervento di recupero del verde e delle architetture il Complesso del Giardino Jacquard.
Il Giardino, realizzato tra il 1859 e il 1878 e splendido esempio di giardino all'inglese tardoromanico, ha partecipato all'edizione 2012 del censimento nazionale FAI “I Luoghi del Cuore”, raccogliendo più di 11.000 voti. Un risultato significativo, che aveva permesso al Comune di Schio, proprietario del luogo, di accedere alle “Linee Guida per la selezione degli interventi a favore dei Luoghi votati al censimento 2012” e di ricevere un contributo per la ricostruzione della copertura del Teatro storico, che era crollata nell'ottobre dell’anno precedente, situato all'interno del Giardino e per il restauro dei 12 grandi medaglioni in terracotta che ne decorano la facciata. I lavori si sono conclusi nell’estate 2017.
L’intervento “I Luoghi del Cuore” si è inserito all’interno di un più ampio programma di attività, promosse dal Comune di Schio e della Regione Veneto, volte a rendere il Giardino nuovamente fruibile. La sequenza e la diversità dei lavori che hanno interessato il parco romantico, tra i più importanti del nord Italia, è stata lunga e laboriosa: dai consolidamenti strutturali ai restauri d'arte; dal ritrovamento di manufatti sepolti, alla ricostruzione di elementi in precedenza crollati e, naturalmente, alla ricomposizione delle essenze vegetali del parco vero e proprio. Successivamente è stata la volta delle opere a verde, dei percorsi e delle parti architettoniche del parco storico con recupero del ninfeo, dei percorsi di arrivo alla serra e di una parte delle grotte. Durante i lavori sono stati riportati alla luce interessanti elementi che il tempo e i crolli avevano sepolto, come la scultura di un felino e la firma scavata nella roccia dell'architetto Antonio Caregaro Negrin, progettista dell'intero Complesso. Con la rimozione del materiale franato è stato infine individuato il cosiddetto “ingresso B” al rifugio antiaereo, di cui si erano perse le tracce.
Un altro luogo del cuore trova dunque nuova luce e torna a essere protagonista della vita della comunità che l’ha sostenuto e votato durante il censimento: un’ulteriore conferma del potenziale che “I Luoghi del Cuore” hanno sul tessuto economico e turistico dei territori in cui si trovano.
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