Sabato 17 e domenica 18 maggio torna a Palazzo Moroni “Seta”

Sabato 17 e domenica 18 maggio torna a Palazzo Moroni “Seta”

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Sabato 17 e domenica 18 maggio torna a Palazzo Moroni “Seta”
Appuntamenti

14 aprile 2025

Dopo il successo delle precedenti edizioni, torna con tante novità a Palazzo Moroni a Bergamo, il più grande evento del territorio dedicato all’arte della “Seta”, dalla coltivazione del gelso ai diversi utilizzi del tessuto: un mercato vintage e di artigianato con racconti, laboratori e installazioni tessili.

L’appuntamento è per sabato 17 e domenica 18 maggio 2025 tra la corte, il piano nobile e l’ortaglia di Palazzo Moroni. L’evento si rinnova con un mercato vintage e di artigianato tessile, installazioni, percorsi espositivi, laboratori tematici, visite guidate e un inedito itinerario “di seta” che attraversa le più importanti istituzioni culturali della città, per celebrare memoria e contemporaneità di un’arte nobile, che ha fatto la storia del territorio bergamasco e della famiglia Moroni.

Sarà proprio un’installazione in seta ad accogliere i visitatori all’ingresso del Palazzo: una galleria cromatica di voluminosi drappi cangianti – donati al FAI da Taroni, eccellenza italiana nella produzione di sete haute couture – rivestirà la facciata e il sottoportico della dimora, in segno di festa.

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Second hand

Per tutta la durata della manifestazione il cortile d’onore ospiterà un mercato vintage di abiti, accessori e artigianato tessile, in collaborazione con Flea Market, mercato itinerante di Bergamo, che coinvolgerà espositori, designer e collezionisti del territorio. Oltre a promuovere il lavoro artigianale, questa edizione della mostra mercato si apre infatti al second hand, filosofia volta a tradurre in atto pratico scelte quotidiane improntate al consumo consapevole, al valore del riciclo e del riuso. Qui si potranno scovare e acquistare vestiti e oggetti in seta e non, capi di seconda mano con una storia da raccontare o realizzazioni di piccole imprese e produttori indipendenti.

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Suggestioni esotiche

Al tema della sostenibilità si affiancano in questa edizione suggestioni esotiche: la storia della seta affonda infatti le sue origini nel lontano Oriente. Da qui arrivano i primi bachi da seta, che approdano in Europa tra il X e il XII secolo. L’arte serica ben si combina con il gusto esotico che dalla fine del Settecento invade corti e residenze europee, contagiando anche la famiglia Moroni. Lo testimoniano tre piccoli ambienti ottocenteschi dell’ala occidentale della dimora: il Salottino cinese, la Sala turca e la Sala rosa.

Dettagli e decorazioni di questi ambienti ricompaiono, rielaborati in chiave contemporanea, nella Sala da Ballo, che ospiterà un’esposizione di paraventi in seta, a cura degli studenti del corso di scenografia di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti: complementi d’arredo, quinte teatrali e opere d’arte al tempo stesso, questi oggetti, solitamente relegati a sfondo, scandiranno il percorso diventando veri e propri protagonisti della scena.

Sempre al piano nobile, una visita guidata speciale svelerà particolari e dettagli sulle lavorazioni delle preziose sete antiche che rivestono tappezzerie e arredi: dalle pareti alle tende, dalle mantovane, ai tappeti e ai baldacchini. Ma anche i tessuti e i costumi rappresentati nelle tele della collezione d’arte si prestano a una lettura inedita: una narrazione che illustrerà per la prima volta questi capolavori non secondo i canoni classici della storia dell’arte ma attraverso il racconto di dettagli meno noti come la lavorazione e la finitura di un tessuto, rivelando così usi e stili di un’epoca.

Laboratori nell’Ortaglia

In Ortaglia, un ciclo di laboratori dimostrativi – a cura dell’azienda agricola Mooroon di Gallarate – inviterà adulti e bambini ad apprendere in modo empirico come funziona il ciclo naturale della seta: dalla coltivazione dei gelsi all’allevamento dei bachi, dal dipanamento dei bozzoli alla trattura del filo, fino alla tessitura su telai didattici, dove apprendere il segreto dell’intreccio di trama e ordito. Inoltre, nell’ambito del progetto Narrare lo sviluppo, tessere l’identità, condotto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sede di Brescia, le sarte di Taivè – realtà di Caritas Ambrosiana volta alla formazione e all’inserimento nel mondo del lavoro di donne in stato di fragilità – metteranno in scena la “tavola del rammendo”, un laboratorio tessile per condividere l’esperienza di “ricucire” insieme un unico grande lembo di seta lacerato, come rimediabile gesto di guarigione.

Un ciclo di laboratori tematici sarà invece dedicato all’artigianato sartoriale: insieme a Marta Garaventa ideatrice del progetto di moda sostenibile CreAzioni, ci si potrà cimentare nel rammendo e nel ricamo creativo, per dare nuova vita a capi già amati e vissuti e imparare a “riparare” prima di “sostituire”; oppure sperimentare, insieme all’Orto Botanico di Bergamo, l’ecoprint, che permette di imprimere e riprodurre su tessuto forme e colori di elementi vegetali come foglie, fiori, bacche, semi, cortecce; o ancora applicarsi in alcune tecniche di stampa su tessuto sotto la guida esperta della Cooperativa sociale Tantemani, come la serigrafia – letteralmente “scrittura di seta” – che permette di riprodurre, telaio alla mano, grafiche su borse e t-shirt.

I pomeriggi in Ortaglia saranno animati da Dialoghi in seta, un programma di incontri dedicati al racconto della tradizione serica bergamasca e al rapporto tra seta e sostenibilità ambientale e sociale. In collaborazione con il Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffi” di Bergamo, il Museo delle storie di Bergamo, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Taivè, Sartoria Sociale di Caritas Ambrosiana, e Catheclisma.

Caffetteria e picnic

Tra le novità di quest’anno: una caffetteria aperta al pubblico sarà attiva dalla colazione all’aperitivo, nel contesto raccolto del cortile del Nettuno; un servizio food&beverage offrirà la possibilità di concedersi un piacevole picnic e, stendendo un telo, una tovaglia o una coperta, contribuire a rivestire con tessuti e colori il prato dell’Ortaglia.

Itinerari

Infine, questa edizione inoltre supererà i confini del Palazzo per connetterlo alle più importanti realtà e istituzioni culturali della città, che offriranno al pubblico una proposta di visita o approfondimento ispirata a questo fil rouge tematico: nasce così il progetto “Itinerari”, una piccola “via della Seta” che attraversa la città, i suoi luoghi, le sue tradizioni. Parteciperanno al progetto:

- Accademia di Carrara | Visita guidata Fili e trame: abiti e storie dell’Accademia Carrara

- Biblioteca Civica Angelo Mai e Archivi Storici Casa Suardi | Esposizione di volumi e documenti Seta. Pregio e meraviglia nelle collezioni della Biblioteca civica Angelo Mai

- GAMeC | Laboratorio di tessitura per famiglia Tessere

- Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffi” di Bergamo | Attività per bambini Bachi da seta, api da miele e il loro prezioso legame con l’uomo

- Museo dell’800 Mauro Gelfi in Rocca e Museo delle storie di Bergamo | Visita guidata La parabola dell’oro bianco tra Risorgimento e crisi economica

- Museo del tessile “Martinelli Ginetto” di Leffe | Laboratorio sul ciclo naturale della seta e visita guidata La seta a Leffe

- Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”. Sezione di Astino | Visita guidata Il Gelso: l’eredità di Marco Polo

- Palazzo Terzi | Visita guidata Storie di stoffa: racconti di famiglia, tra tessuti e tappezzerie.

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Un evento accessibile

In entrambe le giornate verranno inoltre proposte visite guidate tattili: con l’ausilio di supporti tattili e un accompagnamento guidato, il pubblico potrà vivere una suggestiva esperienza sensoriale e scoprire attraverso il tatto la matericità, la morbidezza e la raffinatezza delle sete del Palazzo: da quelle che ornano le tappezzerie, ai rivestimenti tessili degli arredi. Inoltre, grazie alla collaborazione con L’ENS – Ente Nazionale Sordi – sezione di Bergamo, saranno disponibili visite in Lingua dei Segni.

Grazie alla collaborazione con l’associazione “L’abilità” all’interno del progetto “Museo per tutti”, l’evento “Seta” è accessibile alle persone con disabilità intellettiva. In particolare, “L’abilità” ha redatto una brochure accessibile, scritta in linguaggio semplificato, che facilita la visita a Palazzo Moroni. Testi facilitati e immagini garantiscono la comprensione dell'esperienza, permettendo la partecipazione delle persone con disabilità intellettiva in modo attivo.

Oltre al materiale accessibile, l’équipe di “L’abilità” ha formato il personale del FAI dedicato all’evento affinché sia pronto ad accogliere e a interagire con questo tipo di pubblico.

Si ringrazia Viatris, azienda che condivide con il FAI l’importanza dell’inclusione sociale e che per il terzo anno è accanto alla Fondazione in qualità di sponsor del progetto “Museo per tutti”.

La brochure è scaricabile on line e disponibile cartacea in biglietteria.

L’evento è sostenuto da Taroni (Main Sponsor). In collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Taivè, Sartoria Sociale di Caritas Ambrosiana, Accademia Carrara, Biblioteca Civica Angelo Mai e Archivi Storici Casa Suardi, GAMeC, Museo Civico delle Scienze Naturali “E. Caffi”, Museo delle storie di Bergamo – Museo dell’800 Mauro Gelfi in Rocca, Museo del Tessile “Martinelli Ginetto” di Leffe, Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, Palazzo Terzi.

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