16 marzo 2017
Suoni, poesia, musica e immagini in movimento: i “Video Portraits” di Robert Wilson, esposti a Villa Panza per la mostra in corso, hanno sedotto gli spettatori di domenica 12 marzo che hanno partecipato all’instameet nella dimora di Varese, il secondo dopo quello proposto lo scorso anno.
La visione e la poetica di uno dei più grandi maestri della cultura visuale e performativa contemporanea è stata così raccontata su Instagram, il social network che privilegia la comunicazione visiva, con gli hashtag #robertwilsontales, #varesetales e #instameetvarese3. Una narrazione digitale che ha contribuito a far emergere il dialogo continuo tra le opere dell’artista e gli ambienti della villa: l’antica dimora, la collezione d’arte contemporanea nota in tutto il mondo e i 33.000 metri quadrati di parco arricchiti da creazioni di Land Art.
"A House for Giuseppe Panza" di Robert Wilson. Foto di Valentina Pasolini © FAI - Fondo Ambiente Italiano.
L’installazione site specific “A House for Giuseppe Panza”, luminosa e lineare, pensata come spazio ideale dove potersi concentrare e studiare e luogo dove possono scaturire nuove idee, è un bellissimo esempio di libertà dell’espressione artistica di Robert Wilson. Qui nascono storie, racconti, “tales”, ed è grazie all’evento #instameetvarese3 che abbiamo tutti avuto la possibilità di raccontare le esperienze vissute all’interno della cornice settecentesca varesina, condividendo su Instagram i nostri scatti. Abbiamo preso ispirazione dai Video Portraits, ci siamo lasciati affascinare dal suono nelle sale e abbiamo scattato fotografie o brevi video cercando di cogliere il senso più vero della mostra “Robert Wilson for villa Panza. Tales.
Viola Vicentini (@violavicentini)
"Robert Downey Jr" di Robert Wilson. Foto di Valentina Pasolini © FAI - Fondo Ambiente Italiano.
Bellissima esperienza quella di domenica 12 marzo presso Villa Panza, organizzata dal FAI insieme a Igers Varese. Robert Wilson incanta il pubblico con le sue opere. Lo spettatore è ammaliato e immerso tra il classico e il contemporaneo: suoni, poesia, musica e ritratti si fondono e uniscono in perfetta armonia con l'ambiente. Il pubblico è portato a "respirare con l'opera", osservandola con uno sguardo rivolto a una riflessione nel profondo del proprio essere.
Matilde Dondena (@magicheatmosfere)
La sala da biliardo a Villa Panza. Foto di Valentina Pasolini © FAI - Fondo Ambiente Italiano.
Grazie al FAI Fondo Ambiente Italiano per averci aperto le porte di due mondi incredibili, quello di Villa Panza e quello raccontato da Robert Wilson con le sue Tales. Ci siamo potuti immergere nella bellezza dei luoghi e nei racconti dell'esposizione, che ho trovato in perfetta armonia con la villa: come se da una parte la collezione permanente, gli arredi e l'ambiente facessero parte del racconto della mostra e dall’altra la mostra completasse in un modo unico il luogo che la ospitava, valorizzandolo ancora di più. La visita guidata ci ha dato subito un indirizzo preciso, portando alla nostra attenzione il significato di quello che avremmo visto e permettendoci di cogliere il pensiero e le sfumature di ogni opera, ma ci ha anche lasciato la più completa libertà di muoverci e "narrare" a nostra volta il racconto di queste tales! In questo contesto di libertà abbiamo potuto spaziare a 360 gradi nel percorso espositivo interagendo con le opere e rappresentandole a modo nostro: siccome la riuscita di un instameet si misura sia nella partecipazione del pubblico che nella possibilità di raccontare e condividere visioni personali attraverso foto e video, credo di poter affermare che questo è stato un grande successo!
Matteo Pirovano (@totema_)
"Isabella Rossellini" di Robert Wilson. Foto di Valentina Pasolini © FAI - Fondo Ambiente Italiano.
La solitudine è la condizione necessaria per la libertà”: questa la frase che mi è rimasta impressa dai “Video Portraits” in mostra. Le storie di Robert Wilson sono cariche di moti interiori e immagini ipnotiche, movimenti impercettibili ed esperienze travolgenti, colori e musiche, sguardi e respiri, simboli e luci in un mix evocativo che trascende la realtà e i suoi confini. Un'esperienza da vivere in una solitudine che ti riempie.
Daniele Giulietti
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